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cronaca

Ecco le dieci strade e autostrade italiane con più incidenti mortali

Nel 2013 gli incidenti stradali con lesioni a persone rilevati in Italia2 sono stati 181.227 e hanno causato il decesso di 3.385 persone mentre altre 257.421 sono rimaste ferite. Ogni giorno, durante il 2013, si sono verificati mediamente 497 incidenti stradali con lesioni a persone delle quali 9 sono morte e 705 sono rimaste ferite. Rispetto al 2012 si riscontra una diminuzione del numero degli incidenti (-3,7 per cento), dei feriti (-3,5 per cento) e dei morti (-9,8 per cento) .  Per una nostra forma di curiosità ci siamo voluti concentrare sulle strade dove avvengono più incidenti.

Nel volume “Incidentalità nelle regioni d’Italia (2013)” dell’Istat, viene sviluppata un’analisi dell’incidentalità nelle regioni d’Italia nell’arco temporale 2001-2013.

Le strade censite sono le prime dieci autostrade e statali per numero di incidenti. quindi può essere che altri tratti più brevi e con meno incidenti abbiano un valore per km superiore, ma non sono inserite nel report. Nota bene: le statistiche di incidentalità sono influenzate anche dai dati di flusso veicolare in transito e dalle caratteristiche qualitative della strada, che non sono rilevate nei report indicate. Vediamo comunque cosa emerge.

Sulle 10 autostrade inserite nell’elenco, che coprono il 54 per cento della rete autostradale italiana, sono stati rilevati 66.556 incidenti, pari al 55 per cento degli incidenti rilevati in autostrada, che hanno causato 2.597 morti e 115.917 feriti. Le prime 10 statali per numero di incidente rappresentano il 24 per cento dell’estesa kilometrica delle strade statali e hanno fatto registrare 36.926 incidenti (29,7 per cento degli incidenti su strade statali), 7.314 morti e 213.796 feriti. Sui 760 km dell’autostrada del Sole si sono verificati, tra il 2004 e il 2013,17.230 incidenti che hanno causato 789 morti e 31.146 feriti, con indici di mortalità e lesività pari, rispettivamente, a 4,6 e 180,8. Il rischio di mortalità è pari a 1,2. Tre incidenti su quattro sono avvenuti su rettilineo, con una netta prevalenza degli scontri tra veicoli (56,1 per cento), sinistri che hanno causato la morte di 527 persone e il ferimento di 11.047 (pari, rispettivamente, al 66,8 per cento dei morti e al 35,5 dei feriti in incidenti sulla A01). L’A14 Bologna-Taranto è l’autostrada che nel decennio 2004-2013 fa registrare più elevati livelli di pericolosità per l’incolumità delle persone, in 9.465 incidenti hanno perso la vita 445 persone e 17.959 sono rimaste ferite. L’indice di mortalità è pari a 4,7, quello di lesività a 189,6; il rischio di mortalità si è ridotto da dall’1,5 del 2004 all’1 registrato nel 2013. Tra le statali, la ss. 016 Adriatica è l’arteria su cui sono stati rilevati più incidenti: 11.293 con 500 morti e 20.472 feriti (indice di mortalità 4,4, indice di lesività 181,3), mentre la 106 Jonica e la 309 Romea sono le statali più pericolose. Sulla prima si sono verificati 2.592 incidenti, sulla seconda 1.856, ma l’indice di mortalità (9,4 per la 106 Jonica e 8 per la 309 Romea) è più che doppio rispetto alla media delle strada statali (3,7) e l’indice di lesività si attesta a 203 feriti ogni 100 incidenti nella ss.106 e a 175 nella ss. 309 fronte de169 della media

Dati di novembre 2014

Allargando di più lo sguardo una buona notizia. In Italia il numero dei morti si riduce fra il 2010 e il 2013 del 17,7 per cento, proseguendo la tendenza già registrata nella precedente decade. Tra il 2001 e il 2013 gli incidenti stradali con lesioni a persone sono passati, infatti, da 263.100 a 181.227, con un calo complessivo del 31,1 per cento; i morti sono passati da 7.096 a 3.385 (-52,3 per cento) e i feriti da 373.286 a 257.421 (-31,0 per cento). Il tasso di mortalità in incidenti stradali, calcolato come rapporto tra il numero di morti e la popolazione media residente (per 100.000), passa da 12,5 nel 2001 a 5,6 nel 2013.

Fonti: Istat, Istat/Aci, Wikipedia (1) (2). Dataviz: Andrea Gianotti.