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tecnologia

E-Gov: chi usa la pubblica amministrazione online? In Italia percentuali in calo

I dati di Eurostat partono dal 2008 e arrivano all’anno scorso. L’Italia, insieme alla Polonia, è uno dei pochi Paesi che accusa un calo di cittadini in grado di rivolgersi alla Pa via internet. Dal 2008 al 2014 la differenza percentuale è di otto punti. Più nello specifico solo il 36% degli italiani che usano internet interagiscono con la pubblica amministrazione. In cima ci sono i francesco con una percentuale del 74 per cento.

 

Quest’anno sono previsti i primi segnali relativi all’ Anagrafe Unica e all’identità digitale. Ad aprile 2015 ci saranno i primi cittadini dotati di identità digitale pubblica. Diventeranno 10 milioni entro il 2016. La novità già funzionante da questa estate è la fattura elettronica che completerà il percorso il 31 marzo, quando diventerà obbligatoria anche verso le Pa locali. Lo Spid ha ricevuto a dicembre le prime regole attuative, mentre per l’Anagrafe il passo è avvenuto a gennaio. La svolta sta quindi prendendo forma proprio in queste settimane. Le norme prevedono che entro il 2015 si completerà la transizione dalle migliaia di anagrafi comunali a quella unica, centralizzata, con i dati della popolazione residente.

Fonte: Eurostat. Dataviz: Andrea Gianotti.