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tecnologia

Net neutrality. Cosa corre dentro l’internet mobile?


La fotografia del traffico dati mobile non è tanto lontana da quello del cosiddetto internet seduto, cioè quello che entra in casa. Come si vede sopra e come ha calcolato Ericsson nel suo ultimo Mobility Report uscito a novembre i video sono i contenuti più ciccioni e che occupano più spazio, seguiti da social network, web browsing (navigazione) e dowload. Il file sharing su mobile è poca cosa. Diverso è il discorso su rete fissa.

Il dato più interessante, anche alla luce del dibattito sulla net neutrality è quello relativo ai volumi. Premesso che un petabyte equivale a 1 000 000 000 000 000 byte = 1 biliardo di byte. E premesso che i dati del grafico sono in petabyte al mese, Asia e Europa vedranno transitare nei dispositivi mobili dei propri cittadini nel 2020 rispettivamente 3359 e 1514 Pb/mese. Per fare un paragone in Cina e paesi limitrofi in un mese entrerà nei telefonini un traffico pari a un intero giorno di Internet dell’agosto 2013. Tanta roba, quindi. E molta sarà strategica non solo per le nostre vite.

Gli altri due grafici sono più scontatelli. E puntano a impressionare per le dimensioni dei volumi. La sostanza è che sempre di più la rete mobile sarà chiamata al superlavoro per ospitare questa mole di bit. Questi rapporti, va ricordato, sono scritti da grandi operatori delle tlc. Servono anche a richiamare l’attenzione dell’industria sulle piattaforme strategiche del futuro. Premesso ciò indubbiamente sui telefonini correrà molto del nostro futuro. E per nostro intendiamo i paesi industrializzati, chiaramente.

Infine, alcune previsioni contenute nel report di Ericsson che tanto piacciano ai giornalisti.

Entro il 2020, il 90% della popolazione mondiale con più di 6 anni di età avrà un telefono cellulare.  Gli abbonamenti dei telefonini arriveranno a 6,1 miliardi. India e Cina (Asia) mostrano la più rapida crescita per i nuovi abbonamenti (i dati sono relativi al terzo trimestre  2014.