Indica un intervallo di date:
  • Dal Al
politica

Ucraina, la strage dei soccorritori: come la tattica russa del “double tap” semina morte e terrore

Ucraina, oblast di Kharkiv, primo marzo del 2022. Sono passati sette giorni dall’inizio dell’invasione russa, quando, alle 08:01 del mattino, un missile Kalibr colpisce il palazzo governativo di Kharkiv, devastando l’area antistante. Dodici minuti dopo, alle 08:13, un secondo missile colpisce il tetto dell’edificio, ponendo fine a un attacco che causa 44 morti e oltre 35 feriti.

Ucraina, oblast di Odesa, quindici marzo del 2024. Sono le 11:03 del mattino; un missile 9M723 colpisce il distretto di Kyivskyi, distruggendo edifici civili, uccidendo e ferendo un numero non quantificato di persone. Medici, soccorritori e agenti della polizia intervengono nel luogo dell’attacco e, alle 11:37, un secondo missile cade tra le macerie e gli operatori accorsi in aiuto: il bilancio totale è di 21 morti e 75 feriti.

La tattica dei “double tap” consiste nello sferrare due attacchi consecutivi nello stesso luogo, uno dopo l’altro, con un tempo di attesa tra i due sufficiente, quanto basta, a far arrivare i soccorsi, i medici, gli agenti di polizia, chiunque intervenga per aiutare coloro che sono stati colpiti dalla prima esplosione. L’obiettivo è aumentare i danni, non sprecare colpi, essere certi che quell’attacco produrrà danni, ma non solo: colpire chi interviene instilla terrore nella mente di chi si lancia ad aiutare i feriti e acuisce il regime di terrore per la popolazione.

La strategia non nasce nella guerra moderna, basata sui bombardamenti aerei, bensì nel 1930, da William Ewart Fairbairn e Eric A. Sykes, due soldati che volevano compensare il minor danno arrecato dai proiettili incamiciati, gli unici considerati ammissibili dai trattati internazionali stilati all’Aia nel 1899 e nel 1907. Accordi internazionali che, allo stesso tempo, vietano l’adozione dei proiettili a espansione, cioè contenenti una pallottola che esplode una volta all’interno del corpo della vittima.

Il termine “double tap” non è un’espressione ufficiale per definire una particolare tipologia di attacco e le sue definizioni possono variare, ma potenzialmente ci si potrebbe trovare di fronte a un crimine di guerra. Infatti, attendere una pausa tanto lunga tra il primo attacco e il secondo, quanto sufficiente a fare arrivare i soccorsi, significa mirare deliberatamente al personale di emergenza. L’avanzare dell’impiego della tecnologia nel corso di un conflitto non ha fatto altro che ampliare gli strumenti da adottare per mettere in pratica questa discutibile modalità di attacco, la quale non ha vantaggi dal punto di vista tattico o di difesa, se non rendere ancora più ingenti i danni di un colpo.

Nel corso dei conflitti più recenti, la Russia non è l’unico paese che ha impiegato i “double tap” come strumento di attacco. Un report di Amnesty International chiamato “Will I be next?” mostra gli attacchi statunitensi realizzati in Pakistan attraverso i droni ed evidenzia la presenza di colpi sferrati in maniera consecutiva, ai danni di soccorritori, civili o feriti. La pratica non è quindi solamente recente ed è, anzi, ben documentata, ma il diritto umanitario internazionale non è ancora riuscito a dichiarare questa strategia un crimine di guerra, nonostante lo sia già colpire intenzionalmente soccorritori e giornalisti.

Integrando i dati del report di Truth Hounds (dall’inizio del conflitto al 31 agosto 2024) con quelli di ACLED (dall’inizio del conflitto al 4 luglio 2025), in Ucraina, la strategia ha ucciso più di 140 persone e ferite quasi 490, tra civili e personale di emergenza. L’attacco che ha provocato più vittime è quello che ha colpito il palazzo di Kharkiv, nell’omonimo oblast, il primo marzo del 2022, a pochi giorni dall’inizio dell’invasione russa, facendo registrare 44 vittime nell’arco di 12 minuti. Il secondo riguarda la regione di Odessa, il 15 marzo 2023, dove, diciassette minuti dopo il primo missile, un secondo attacco ha colpito i soccorritori, uccidendo 2 vigili del fuoco, 2 poliziotti e un medico; in totale, ci sono state 21 vittime.

Relativamente ai feriti, l’evento più dannoso è stato del 7 agosto 2023 a Pokrovsk, nella regione del Donetsk, dove alle 19:15 un missile ha colpito un palazzo condominiale, uccidendo e ferendo dei civili. Circa quaranta minuti dopo, un secondo colpo ha investito l’hotel vicino al primo edificio, ripetendo la scena avvenuta poco prima, questa volta interessando anche i soccorritori. La conta finale è di 10 vittime e 93 feriti.
Anche per quanto riguarda i feriti, il secondo evento più violento è stato quello che ha colpito Odesa il 15 marzo 2023, facendo registrare 75 feriti, oltre le 21 vittime.

Dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio 2022, al mese di luglio 2025, sono stati verificati 56 attacchi double tap, ma il numero potrebbe essere superiore. I dati presi in esame provengono da ACLED (Info Data ha individuato 20 attacchi che potrebbero rientrare nella definizione di “double tap”) e Truth Hounds (che ne ha verificati 36 dall’inizio dell’invasione al 31 agosto 2024): il primo ha richiesto un’estrazione basata sul contenuto della descrizione dell’evento, mentre il secondo conteneva già fonti verificate. Vitalii Poberezhnyi, uno degli autori dello studio, ha risposto alle domande di chiarimento su come i dati fossero stati raccolti dicendo che “[…] I documentaristi di Truth Hounds hanno visitato le città in cui si sono verificati i double tap e hanno intervistato testimoni e vittime di tali attacchi. Seguendo i nostri principi metodologici, abbiamo posto domande sull’ora esatta in cui si è verificato ciascun attacco e, in molti casi, gli intervistati sono stati in grado di ricordarlo. […]” Aggiungendo che il secondo approccio consisteva nell’esaminare “[…] i canali Telegram regionali, in cui le persone di una determinata località hanno scritto dell’esplosione subito dopo il suo verificarsi. […]”

Nell’articolo pubblicato da iMedD si sostiene che, se i double tap hanno l’obiettivo deliberato di mirare a soccorritori e giornalisti, allora potrebbero essere qualificati come crimini di guerra: questa strategia non serve solo a moltiplicare le vittime, ma rientra in una più ampia guerra psicologica volta a destabilizzare ulteriormente i civili e i professionisti che operano nelle aree di crisi.
L’utilizzo dei “double tap” in Ucraina è in crescita dalla metà del 2024. Sempre Truth Hounds, riporta che nel 2023 sono stati registrati 10 attacchi di questo tipo, mentre nel periodo tra gennaio e agosto del 2024 ne sono stati identificati 20. Una loro ricerca preliminare indica che nel 2025 si potrebbe registrare il numero più elevato di questa tipologia di colpo.

È recente la notizia dell’attacco israeliano all’ospedale Nasser nella Striscia di Gaza, che ha ucciso 20 persone, tra cui 5 giornalisti. A destare scalpore, non solo il bombardamento di un ospedale e la morte di giornalisti e operatori sanitari, ma anche la natura “double tap” del colpo: una tattica ormai sempre più frequente, che solleva serie preoccupazioni e impone una riflessione più attenta nel dibattito pubblico, insieme a sforzi congiunti per garantire una giustizia effettiva e imparziale.

Per approfondire. 

Gaza, due anni di guerra: 67mila morti, fame e macerie. Come è cambiata la mappa della Palestina?

Tutti i conflitti del mondo in una infografica

Non c’è solo la guerra Russia-Ucraina. Gli altri conflitti del 2022 raccontati con i grafici

Tutti i conflitti del mondo in una infografica

Il conflitto a Gaza, il 7 ottobre e i nuovi fronti della guerra