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Intelligenza artificiale, chi vince la battaglia dei modelli Ai tra Stati Uniti e Cina?

 

Secondo uno degli indicatori maggiormente adoperato per classificare la forza dei modelli di intelligenza artificiale di un Paese, la differenza di prestazioni tra i migliori modelli IA statunitensi e cinesi era di 103 punti a gennaio 2024. Poco più di un anno dopo, nel febbraio 2025, il margine si era ridotto a soli 23 punti. Questi dati, provenienti da  Chatbot Arena ed elaborati dalla Stanford University nel rapporto AI Index 2025, spiegano come il rapido recupero dell’indicatore è in gran parte attribuibile al lancio di Deepseek R1, un modello cinese open-source che ha fornito ottimi risultati utilizzando solo una frazione delle risorse di calcolo dei modelli statunitensi. Un vero terremoto per il comparto digitale che ha fatto vacillare la fiducia nella leadership dell’IA statunitense (e provocato non poche turbolenze in borsa). Ma cos’altro ci dice lo studio?

 

Innanzitutto, secondo il rapporto dell’Università californiana, la Cina rappresenterà il 70% di tutti i brevetti globali di IA, almeno dal 2023 in poi. Una faccenda che non solleva poi tanto sgomento, tenendo in considerazione che da anni la Cina investe pesantemente nelle infrastrutture di IA. Si pensi, ad esempio, al “Piano di sviluppo dell’intelligenza artificiale di nuova generazione”, lanciato dal governo cinese con l’obiettivo di diventare il “principale centro di innovazione dell’IA” del mondo entro il 2030. E visti i dati recenti, come il gap di performance tra i principali modelli di intelligenza artificiale, l’ambizione è più che raggiungibile, e magari anche anticipando i tempi prefissati.

 

Tuttavia, nonostante i notevoli progressi nella terra del dragone, gli Stati Uniti continuano ad essere la principale fonte di modelli IA. Secondo lo studio, infatti, le istituzioni statunitensi hanno prodotto 40 modelli di IA degni di nota (e questo nel solo 2024), superando di gran lunga i 15 della Cina e i 3 dell’Europa. Inoltre, guardando all’ultima decade, e quindi in un ventaglio temporale ben più ampio, gli Stati Uniti hanno prodotto più modelli di apprendimento automatico rispetto a qualsiasi altro Paese. Motivo per cui la battaglia dei modelli di intelligenza artificiale è ancora tutta da combattere, per entrambe le fazioni.

Per approfondire.

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