Il 20% delle imprese che operano all’interno dell’Unione europea, aventi un minimo di dieci dipendenti, nel 2025 ha utilizzato tecnologie di intelligenza artificiale (IA) per svolgere la propria attività, registrando una crescita di 6,5 punti percentuali rispetto al 13,5% del 2024. Sono queste alcune delle rilevazioni presenti nell’ultimo report dell’Ufficio statistico dell’Unione Europea, l’Eurotat, che identifica il fenomeno in evidente stato di diffusione, considerando che quasi tutti i Paesi dell’Ue hanno registrato un aumento della percentuale di imprese che utilizzano tecnologie di IA rispetto all’anno precedente. Ma quali sono i Paesi maggiormente interessanti?
Sul podio delle europee che si sono distinte per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel 2025, troviamo tre scandinave. Il gradino più alto spetta alla Danimarca, che ha registrato un 42% di imprese, con più di dieci dipendenti, utilizzatrici di almeno una delle più moderne tecnologie IA. Il Paese fra i fiordi ha portato a casa anche un altro primato, avendo registrato l’incremento più elevato della propria percentuale rispetto all’anno precedente (parliamo di un +14,5 punti dal 2024). Viene seguita al secondo posto dalla Finlandia, con una percentuale leggermente inferiore rispetto alla cugina danese (pari al 37,8%). Al terzo gradino, invece, si posizione la Svezia (con il 35%).
Di tutt’altra caratura sono i risultati della Romania, nell’estremità opposta della classifica, con solo un 5,2% delle imprese operanti con le innovazioni dell’IA. Allo stesso modo, l’Ufficio statistico europeo, registra esiti nettamente bassi anche per la Polonia (8,4%) e la Bulgaria (8,5%). Ma cosa si può dire per il nostro Paese?
Le aziende italiane che hanno utilizzato almeno una tecnologia IA nel 2025 sono state il 16,4%, quindi con uno scarto di 3,6 punti percentuali rispetto alla media dei Paesi Ue. Con tali risultati la penisola si classifica al ventesimo posto, dopo la Repubblica Ceca (che ha quantificato un 17,6%), prima della Croazia (con un 15,2%). Bisogna però dire che nel 2024 la nostra percentuale era quasi la metà dell’attuale esito, con aree geografiche e settori di attività che marciavano ad un ritmo innovativo alquanto differente rispetto alle altre. Noi della redazione di Info Data ne avevamo parlato in precedenti articoli.
Entrando nella praticità del fenomeno spiegato dai dati dell’Ufficio statistico e spostando il focus sull’uso più comune della tecnologia IA da parte delle imprese Ue, scopriamo che è stata l’analisi del linguaggio scritto il fattore che maggiormente ha spinto all’utilizzo di questo genere di innovazione (con l’11,8% delle aziende che ne dichiara la sua fruizione). Inoltre, rispetto al 2024, proprio questo genere di attività è stata quella che ha registrato la crescita maggiore nel 2025, con un +4,9 punti percentuali. In termini di importanza nell’utilizzo aziendale, ha registrato ottimi risultati anche la generazione di immagini, video, suoni e audio
Per approfondire.
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