Indica un intervallo di date:
  • Dal Al
tecnologia

Tutto quello che c’è da sapere su Gemini Enterprise in cinque punti e quattro video

Google inaugura una nuova fase della sua strategia AI per le imprese: con l’evento Gemini at Work 2025 viene annunciata Gemini Enterprise, una piattaforma che non è un semplice chatbot ma un hub integrato per portare l’intelligenza artificiale (modelli Gemini) all’interno dei flussi di lavoro aziendali. In cinque punti come al solito, quello che c’è da sapere.

Gemini Enterprise come “porta d’ingresso” all’AI in azienda
Gemini Enterprise è posizionata da Google come il front-end unificato per l’accesso all’intelligenza artificiale in azienda: un’interfaccia conversazionale che collega documenti, dati e applicazioni, permettendo ai dipendenti di “parlare” con i sistemi interni dell’azienda. Non è solo un “assistente”: fornisce anche strumenti per costruire agenti AI personalizzati, insieme ad agenti predefiniti.

Integrazione con l’ecosistema dati e strumenti aziendali
Uno dei problemi vecchi dell’adozione AI è la frammentazione: dati sparsi in fogli Excel, chat, applicazioni diverse. Gemini Enterprise promette di connettere questi “silos” di dati (Google Workspace, Microsoft 365, Salesforce, SAP, ecc.) in modo sicuro, consentendo agli agenti AI di operare con contesto e coerenza.
Inoltre, è prevista una “agent marketplace” dove partner esterni possono offrire agenti già validati e interoperabili all’interno di Gemini Enterprise.

Automazione end-to-end e abilità multimodali
Non solo “risposte via chat”: la piattaforma punta a orchestrare processi aziendali completi, combinando agenti pre-costruiti, personalizzati e di terze parti per automatizzare interi flussi. Le capacità multimodali — testi, immagini, voce, video — sono parte integrante: ad esempio, in Google Workspace si potrà trasformare una presentazione automatica in video (con script e voce generata) tramite Google Vids, o ottenere traduzione simultanea in Meet basata su toni ed espressioni.
In parallelo, Google lancia il modello Gemini 2.5 “Computer Use”, che abilita agenti che possono interagire con interfacce web (clic, scroll, compilazioni di form) in modo simile a un utente umano.

Adozione, casi d’uso e strategia di mercato
Alcuni utenti anticipatori sono già attivi: HCA Healthcare utilizza Gemini per gestire il passaggio di consegne infermieristiche, con risparmi stimati significativi in termini di tempo. Best Buy ha implementato agenti per il servizio clienti che hanno permesso, secondo Google, di aumentare del 200 % il numero di clienti che posticipano consegne in autonomia e di risolvere il 30 % in più di quesiti su tematiche come prezzi o riciclo.Dal punto di vista strategico, Gemini Enterprise succede e ingloba la tecnologia di Google Agentspace. I partner già coinvolti nel lancio includono nomi come Elastic, UiPath, HubSpot e altri: si punta su un ecosistema di agenti esterni per arricchire l’offerta. Secondo Reuters, questa mossa rientra nella spinta di Google per competere con Microsoft, OpenAI e altre aziende sul fronte dell’AI enterprise.

Sfide, rischi e aree da tenere d’occhio
Sicurezza e privacy sono questioni centrali, anche se i testi delle due fonti non approfondiscono vari rischi complessi (prompt injection, accessi non autorizzati, controllo agenti, ecc.). È implicito che Google cerchi di costruire il sistema “in sicurezza”, ma nessuna infrastruttura è immune. L’adozione da parte di organizzazioni complesse implica cambiamenti culturali e tecnici: sarà necessario integrare Gemini dentro processi esistenti, farlo “maturare” con dati reali, curare governance e supervisione umana. C’è una tensione intrinseca fra automazione e controllo: più agenti autonomi vengono usati, maggiore è il rischio di comportamenti imprevisti. Infine, la competizione è dura: altre aziende (Microsoft, OpenAI, Anthropic, ecc.) spingono su soluzioni AI enterprise, e il successo di Gemini Enterprise dipenderà da efficacia, facilità d’uso, costo e fiducia.

Per approfondire. 

Ai Mode, ecco come cambia la ricerca di Google con l’intelligenza artificiale

Cosa succederà quando ChatGpt e i suoi amici avranno ucciso i click?

Come cambia la ricerca di informazioni sul web nell’era dell’intelligenza artificiale generativa?

Perplexity AI è una piccola rivoluzione nella ricerca delle informazioni

OpenAi ha deciso di allargare l’accesso a Deep Research, la sua nuova funzione di ricerca approfondita

Che fine ha fatto SearchGpt, il motore di ricerca di OpenAi?

Google vs OpenAi: la ricerca approfondita di Deep Research è qualcosa di nuovo

Dalle notizie di attualità ai consigli per le vacanze. SearchGpt batte i motori di