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scienze

Inglese e mandarino sono le lingue che dominano, ma il futuro parla più voci

Questa illustrazione (realizzata da Visual Capitalist) ritrae, con bolle di dimensioni diverse, le lingue più parlate al mondo nel 2025 secondo la penetrazione globale. Non è un’illustrazione rigida e definitiva, ma uno specchio visivo che ci ricorda quanto le parole possano impattare il mondo—e anche quanti possano fraintenderle se non guardiamo con spirito critico.

Vediamo che l’inglese domina con una bolla gigantesca. I dati recenti confermano: 1,5 miliardi di persone lo parlano, ma solo 390 milioni come prima lingua, mentre i restanti sono “non nativi”. In altre parole, la maggior parte dei parlanti acquisisce l’inglese come secondo idioma, e quello stesso secondo idioma spesso domina le trame internazionali.

Intanto, il mandarino è il re dei madrelingua: 990 milioni lo parlano come primo idioma, e altri 194 milioni come secondo Voronoi App. È come se suonasse in home studio: sì, più piccolo del palco dell’inglese, ma con un concerto tutto suo, nella sala più affollata del pianeta.

Per completezza, ecco come si piazzano le prime 5 lingue, in termini di diffusione complessiva:

  • Inglese – circa 1,5 miliardi di parlanti totali

  • Mandarino – tra 1,118 miliardi secondo alcune stime  o circa 1,184 miliardi contemplando i dati ONU

  • Hindi – intorno ai 602 milioni complessivi .

  • Spagnolo – circa 560 milioni .

  • Arabo – attorno ai 422 milioni .

Il successo dell’inglese, ad esempio, dipende dalla sua funzione di lingua franca globale. Ma proprio questa posizione di potere solleva dilemmi: il pensiero critico cresce meglio se nutrito da più lingue, anche perché lo slang, le sfumature, le costruzioni culturali si perdono nel vuoto quando si resta ancorati a una sola lingua. Tempo scrive che questa egemonia inglese crea una “foreign language deficit”, una forma di miope isolamento culturale

Un altro tassello intrigante: l’intelligenza artificiale non sta livellando il terreno—sta spingendo l’economia globale sempre più verso l’inglese. Molti sistemi AI si basano prevalentemente su dati in inglese (fino al 90%), rendendo la lingua ancor più indispensabile nei ruoli dirigenziali e professionali

Per approfondire.