GPT-5 non è un modello unico, ma un sistema integrato che combina più intelligenze artificiali specializzate e un sistema capace di decidere in tempo reale quale attivare. Al centro c’è un modello veloce, gpt-5-main, pensato per la maggior parte delle domande quotidiane, affiancato da gpt-5-thinking, progettato per il ragionamento profondo e l’analisi di problemi complessi. Esistono versioni ridotte, Mini e Nano, utili quando la priorità è la velocità o il contenimento dei costi, e una versione Pro che sfrutta calcolo parallelo per elaborazioni particolarmente sofisticate. Il router valuta in millisecondi la complessità della richiesta, gli strumenti necessari, eventuali istruzioni esplicite e i feedback raccolti nel tempo.
Cosa cambia rispetto Gpt 4o
La novità rispetto alle generazioni precedenti è che i modelli di ragionamento “pensano” prima di rispondere, generando internamente una catena di pensiero che consente di testare ipotesi, correggere errori e garantire coerenza con le policy di sicurezza. Questa struttura riduce sensibilmente le “allucinazioni” – errori fattuali – fino al 65% rispetto ai modelli precedenti e migliora la gestione di richieste ambigue o sensibili. Un aspetto cruciale è l’adozione delle “safe completions”: invece di un rifiuto netto di fronte a richieste borderline, il sistema fornisce risposte utili e sicure, rispettando le regole interne.
I vantaggi teorici
Per un’azienda, questo in teoria si traduce in risposte più affidabili e contestualizzate. In teoria perché il sistema va provato. Una domanda semplice come “quante filiali ci sono in Asia” viene gestita rapidamente dal modello principale, mentre una richiesta di analisi strategica, ad esempio la valutazione dei rischi di ingresso in un nuovo mercato, attiva il modello di ragionamento in versione Pro. Allo stesso modo, se un team IT chiede informazioni su come testare la sicurezza di un sistema, GPT-5 non fornirà metodi illeciti, ma proporrà procedure di penetration testing conformi alle norme.
Cosa abbiamo capito sull’architettura.
L’architettura prevede anche una gerarchia di istruzioni per impedire che un utente possa forzare il comportamento del modello, mantenendo la priorità tra messaggi di sistema, indicazioni del developer e input dell’utente. Questo consente di personalizzare tono e stile delle risposte, ad esempio per adattare un chatbot all’identità di un marchio, preservando al tempo stesso le regole di sicurezza. In sintesi, GPT-5 introduce una logica modulare e dinamica che permette di ottimizzare costi, velocità e qualità, avvicinando l’assistente digitale a un collaboratore esperto, capace di scegliere da solo il metodo migliore per risolvere ogni compito.