Indica un intervallo di date:
  • Dal Al
cronaca

Le vittime nella striscia di Gaza dopo 29 giorni di conflitto

Tra il 3 novembre (mezzogiorno) e il 4 novembre (14:00), 231 palestinesi sono stati uccisi a Gaza, portando il bilancio delle vittime dall’inizio delle ostilità a 9.488, inclusi 3.900 bambini, secondo il Ministero della Salute (MoH) in Gaza controllato dal gruppo terroristico di Hamas. A Gaza risultano scomparse circa altre 2.000 persone, tra cui 1.250 bambini. Si presume che la maggior parte sia intrappolata sotto le macerie.

Il 4 novembre, quattro soldati israeliani sarebbero stati uccisi a Gaza, portando a 28 il numero totale di soldati uccisi dall’inizio delle operazioni di terra, secondo fonti israeliane.   Il lancio indiscriminato di razzi da parte di gruppi armati palestinesi contro centri abitati israeliani è continuato nelle ultime 24 ore, senza provocare vittime. Complessivamente, secondo le autorità israeliane, sono stati uccisi in Israele circa 1.400 israeliani e cittadini stranieri, la stragrande maggioranza il 7 ottobre. Al 3 novembre sono stati rilasciati i nomi di 1.159 di queste vittime, tra cui 828 civili. Di coloro di cui è stata fornita l’età, 31 sono bambini.

Secondo le autorità israeliane, a Gaza sono tenute prigioniere 242 persone, tra cui israeliani e cittadini stranieri. I media riferiscono che circa 30 degli ostaggi sono bambini. Finora, quattro ostaggi civili sono stati rilasciati da Hamas e una soldatessa israeliana è stata salvata dalle forze israeliane. Hamas ha affermato che 57 degli ostaggi sono stati uccisi dagli attacchi aerei israeliani.

Qui sotto l’infografica realizzata con i dati dell’Ufficio della Nazione Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha)  nei territori occupati (Ot).  Come in altre parti del mondo, Ocha coordina la risposta alle emergenze per salvare vite umane e proteggere le persone nelle crisi umanitarie.

 

Qui sotto trovate la loro dasboard che tiene traccia dal 2008 delle vittime del conflitto.

 

Si può navigare con mouse, toccare o passare con il puntatore sui grafici per interagire con i dati; puoi applicare filtri per ora, zona, contesto e appartenenza delle vittime.

Le informazioni sull’occupazione e sulle vittime legate al conflitto vengono regolarmente raccolte dal personale sul campo dell’OCHA e inserite nel database della Protezione dei civili dell’OCHA, dopo revisione e verifica. Di norma, affinché un incidente possa essere inserito nel database, deve essere convalidato da almeno due fonti indipendenti e affidabili. Le eccezioni a questa regola includono incidenti che hanno provocato feriti israeliani, dove le informazioni sono generalmente basate su resoconti dei media.

 

Quali vittime sono incluse?

Sono incluse solo le vittime che sono il risultato di scontri tra palestinesi e israeliani nel contesto dell’occupazione e del conflitto. Non sono inclusi gli incidenti che hanno provocato vittime e che non hanno comportato scontri diretti, come ritardi di accesso, uso sconsiderato di armi, ordigni inesplosi e crollo di tunnel. Sono escluse anche le persone uccise o ferite in incidenti legati al conflitto avvenuti in Israele e che non hanno coinvolto residenti dei territori occupati. https://www.ochaopt.org/data/casualties#