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politica

E’ il 15 novembre 2022 e sulla Terra siamo otto miliardi di persone.

Il 15 novembre 2022  la popolazione mondiale è prevista raggiungere 8 miliardi di persone. La stima è dell’Onu e descrive una crescita senza precedenti dovuta al graduale aumento della durata della vita umana grazie ai miglioramenti nella salute pubblica, nell’alimentazione, nell’igiene personale e nella medicina. Che è anche il risultato di livelli elevati e persistenti di fertilità in alcuni paesi. Qui trovate il conteggio in tempo reale di World Meters. Qui sotto tre screeenshot catturati alle 11:00 del 15 novembre. 

Mentre qui potete scaricare i dati dall’Onu. Tuttavia, dopo una forte impennata a metà del XX secolo, la crescita della popolazione sta già rallentando. Mentre la popolazione mondiale ha impiegato 12 anni per crescere da 7 a 8 miliardi, ci vorranno circa 15 anni, fino al 2037, per raggiungere i 9 miliardi. Come riporta Axios che ha realizzato l’infografica sopra “le persone vivono più a lungo, con un accesso generalmente migliore all’assistenza sanitaria, al cibo, all’acqua pulita e ai servizi igienico-sanitari rispetto alle generazioni passate. Una quota minore di esseri umani vive in condizioni di estrema povertà“.

Per provare a raccontare le sfide e le conseguenze di questo simbolico traguardo raggiunto ecco tre numeri scelti da Info Data.

4.000.000.000

La densità è una problema? La popolazione della Terra è raddoppiata dal 1974. Ma non distribuita in modo uniforme su tutto il territorio. La metà della popolazione vive ancora in soli 7 paesi: Cina, India, Stati Uniti, Indonesia, Pakistan, Nigeria e Brasile. Su 8 miliardi di abitanti della Terra, oltre 1,45 risiedono in Cina e 1,41 in India.  La popolazione dell’India potrebbe superare quella della Cina in qualsiasi momento. 

70%

C’è cibo per tutti? La domanda globale di cibo aumenterà del 70% entro il 2050 e, per soddisfarla, saranno necessari almeno 80 miliardi di dollari di investimenti annuali. Secondo rapporti Fao del 2020, con una popolazione mondiale di oltre 9,7 miliardi di persone prevista entro il 2050 una persona su quattro a livello globale (quindi quasi 2 miliardi) è a rischio di carenza alimentare, 770 milioni rischiano la denutrizione, mentre 1,5 miliardi di esseri umani vivranno su un suolo con un contenuto salino troppo elevato per essere fertile, è stato sottolineato ancora.

163.000.000

Disuguaglianza e inquinamento. Crescono troppo le disuguaglianze. Nei primi 2 anni di pandemia secondo Oxfam i 10 uomini più ricchi del mondo hanno più che raddoppiato i loro patrimoni, passati da 700 a 1.500 miliardi di dollari, al ritmo di 15.000 dollari al secondo, 1,3 miliardi di dollari al giorno. Nello stesso periodo si stima che 163 milioni di persone siano cadute in povertà a causa della pandemia. Quanto all’impatto sul clima, in media in un anno gli investimenti di ciascuno di questi super ricchi in settori economici inquinanti “producono” una quantità di emissioni 1 milione di volte superiore rispetto a quella di un qualunque cittadino collocato nel 90% più povero della popolazione mondiale: il rapporto è di 3 milioni di tonnellate (1), contro 2,76 tonnellate di CO2 pro-capite in un anno.

Per approfondire. 

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