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cronaca

Entro il 2040, un bambino su quattro vivrà in aree con estrema carenza d’acqua

Il riscaldamento climatico sta rendendo la siccità più frequente e più duratura. Lo scrive  un nuovo rapporto delle Nazioni Unite dal titolo Drought in Numbers, 2022 , pubblicato l’11 maggio in occasione della Giornata della siccità. Come infodata abbiamo selezionato cinque numeri del report per riassumere il contenuto.

29%

La siccità nel mondo. Dal 2000 il numero e la durata delle siccità sono aumentati del 29 per cento. Dal 1970 al 2019, eventi meteorologici, climatici e idrici hanno rappresentato il 50 per cento dei disastri a livello globale e causato il 45 per cento dei decessi dovuti a disastri, principalmente nei paesi in via di sviluppo.

650.000

Le vittime della siccità. Le ondate di siccità hanno rappresentato il 15 per cento dei disastri naturali, ma ha causato il maggior numero di vittime umane, circa 650.000 morti dal 1970 al 2019. Dal 1998 al 2017, la siccità ha causato perdite economiche globali per circa 124 miliardi di dollari. Nel 2022 più di 2,3 miliardi di persone stanno affrontando problemi legati a grave mancanza di acqua; quasi 160 milioni di bambini sono esposti a siccità grave e prolungata. A meno che non si intervenga prontamente il rapporto stima che entro il 2030, circa 700 milioni di persone rischiano di essere sfollate a causa della siccità.

4,8-5,7 miliardi

Le persone che vivranno entro il 2050 in aree con scarsità d’acqua. Sempre secondo il report delle Nazioni Unite rntro il 2040, si stima che un bambino su quattro vivrà in aree con estrema carenza d’acqua. Entro il 2050, la siccità potrebbe colpire più di tre quarti della popolazione mondiale e si stima che 4,8-5,7 miliardi di persone vivranno in aree con scarsità d’acqua per almeno un mese all’anno, rispetto ai 3,6 miliardi di oggi.

216 milioni

Le conseguenze sui flussi migratori. Fino a 216 milioni di persone potrebbero essere costrette a migrare entro il 2050, in gran parte a causa della siccità in combinazione con altri fattori tra il calo della produttività delle colture, l’innalzamento del livello del mare e la sovrappopolazione.

1 miliardo

Le perdite in Italia. Scrive Coldiretti: con un 2022 segnato da precipitazioni quasi dimezzate è allarme siccità e incendi per l’arrivo in grande anticipo del grande caldo estivo. ‘emergenza siccità  continua ad interessare importanti aree del Paese a partire dalla Pianura Padana dove si concentra il 30% della produzione agricola nazionale e la metà dell’allevamento. E la siccità colpisce le semine primaverili di riso, girasole, mais e soia, ma anche le coltivazioni di grano, altri cereali e foraggi seminate in autunno, ortaggi e frutta che hanno bisogno di acqua per crescere e assicurare la produzione di cibo Made in Italy per le tavole degli italiani in un momento peraltro difficile a causa della guerra in Ucraina e dei rincari. Ma a preoccupare – continua la Coldiretti – sono anche gli incendi favoriti dalle alte temperature e dall’assenza di precipitazioni che ha inaridito i terreni nei boschi più esposti al divampare delle fiamme. La siccità, che distrugge le coltivazioni e favorisce i roghi, è diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura italiana – rileva – con danni stimati in media in un miliardo di euro all’anno soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti.