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cronaca

I soldati, gli eserciti e la presenza militare negli Stati-nazionali. In una infografica

Per chi vive in Occidente e comunque nei Paesi più ricchi il conflitto bellico è qualche cosa da Secolo breve, per usare il titolo del saggio dello storico Eric Hobsbawm sul ‘900.  In Italia il servizio di leva obbligatoria è finito nel 2004 mentre continuano – come peraltro la maggioranza degli Stati nel mondo –  ad avere un esercito di militari professionisti che al 2019 era composto da  circa 98.600 unità. Nel resto del mondo però la presenza di militari rispetto alla popolazione segue logiche diverse dalla nostra. Nella mappa realizzata da Visual Capitalist vengono usati  i dati di World Population Review  per rappresentare tutto il personale militare del mondo. Sono identificati in verde i militari attivi a tempo pieno, le riserve militari che sono le persone che non lavorano a tempo pieno ma possono essere richiamate e i paramilitari (la Cia e le squadre Swat). Su questa terza categoria ci sono meno dati come è logico aspettarsi e quindi non è stata inserita nella mappa.

Le evidenze? La Cina ha l’esercito più grande con oltre 2 milioni di soldati. L’esercito di riservisti più numeroso è invece quello del Vietnam (5 milioni).  Sommando le due voci si ottiene la classifica dei Paesi con più uomini addestrati per fare la guerra. Troviamo quindi ai primi posti Vietnam, Corea del Sud, Cina e Russia, poi India, Stati Uniti e Corea del Nord. Costarica, Panama, Liechtenstein e Islanda non hanno proprio esercito.  La mappa sembra un gioco da tavolo con gli eserciti schierati come se fosse una partita da Risiko. E’ una mappa che mette i brividi proprio perché non fa paura.