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Gli anziani più attivi? Vivono al Nord e si occupano dei nipoti

I più attivi di tutti vivono nella provincia autonoma di Bolzano, mentre il record negativo spetta alla Campania. E, salvo qualche eccezione, la loro occupazione principale resta quella di occuparsi dei propri nipoti. A descrivere l’Invecchiamento attivo e condizioni di vita degli anziani in Italia è, in un omonimo rapporto, l’Istituto nazionale di statistica.

Uno studio che dà conto dell’Active ageing index, ovvero l’indice di invecchiamento attivo. Si tratta di un indicatore composto a partire da quattro componenti. Ovvero il tasso di occupazione degli over 55, la partecipazione nella società, che misura le attività di cura di bambini e adulti da parte degli anziani, ma anche la loro partecipazione ad attività politiche o di volontariato. Ancora, lo stato di salute degli anziani e i fattori ambientali che consentono un invecchiamento attivo, dalla speranza di vita alla capacità di utilizzo di Internet. Questa la situazione nelle regioni italiane:

Le regioni in azzurro sono quelle con un valore superiore a quello italiano, pari a 33,6. Quelle in arancione, al contrario, hanno un indice inferiore alla media nazionale.

Come si nota dalla mappa, è tendenzialmente nelle regioni del Nord che si trovano gli anziani più attivi. Uniche eccezioni, per ragioni opposte, l’Abruzzo e il Piemonte, che presentano un valore superiore rispettivamente di uno e di due decimali a quello nazionale.

Ora, uno degli elementi che contribuisce a definire l’Active ageing index è, come detto, la partecipazione attiva nella società da parte degli anziani. E questo grafico descrive, regione per regione, in quali attività sia impegnata la terza età in Italia.

Quella principale è legata alla cura dei bambini, verosimilmente i rispettivi nipoti, che a livello nazionale coinvolge un anziano su quattro. Certo, non mancano le eccezioni. Ad esempio la Campania, dove la voce principale (19,4%) riguarda la cura degli adulti. Ma in un’epoca di pandemia, mentre si chiudono le discoteche e si lavora per riaprire le scuole, il fatto che un nonno su quattro si mantenga attivo accudendo i nipoti è un ulteriore elemento di complicazione.