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cronaca

Cinema, è la notte degli Oscar. Chi vincerà la statuetta? Il nostro algoritmo spiegato bene

La 92/ma edizione degli Oscar ha visto il trionfo del sudcoreano Parasite. Già vincitore della Palma d’oro a Cannes, il film di Bong Joon Ho ha conquistato quattro premi, miglior regia, sceneggiatura originale, film internazionale (ex ‘straniero’) e, il più importante, miglior film. Mai nessuna pellicola non in lingua inglese era riuscita nell’impresa. Confermato il pronostico per le altre statuette artistiche: miglior attore il Joker Joaquin Phoenix, miglior attrice Renee Zellweger Judy, miglior attore non protagonista Brad Pitt (C’era una volta a…Hollywood) e miglior attrice non protagonista Laura Dern (Storia di un matrimonio). Tre premi per 1917 di Sam Mendes, tra i favoriti fino all’ultimo per miglior film: fotografia, sonoro ed effetti speciali. Secondo oscar in carriera per Elton John per la sua ‘(I’m Gonna) Love me Again’ in Rocketman. Senza premi Martin Scorsese e il suo The Irishman che aveva 10 nomination. Due statuette per Quentin Tarantino e C’era una volta a …Hollywood anche lui con 10 e due su 11 per Joker di Todd Phillips
Le nostre previsioni nel week end.

Nel fine settimana in cui tutti i cinefili del mondo dibattono sui possibili vincitori e lanciano previsioni sulla base dei gusti personali, noi di InfoData abbiamo l’obbligo di essere più scientifici. Dimenticando i film visti, le emozioni suscitate, gli attori e le attrici preferite. Usando i dati e una metodologia precisa.

Metodologia
Come ogni anno, a precedere gli Academy Awards esiste un numero considerevole di altri premi, da sempre importanti per poter azzardare una previsione sulle statuette degli Oscar. L’analisi è partita da questo presupposto per tentare di anticipare quali potrebbero essere i papabili vincitori. Un’analisi che quest’anno presenta una criticità in più. Quella dei Satellite Awards, che dall’attuale edizione hanno diviso i premi come miglior film, miglior attore e miglior attrice nelle due sottocategorie, comedy e drama.
I premi scelti per l’analisi sono:
Nella categoria miglior film: British Academy, Directors Guild of America, Golden Globe, National Board Review, Producers Guild of America, Satellite Award, Screen Actor Guild, Writers Guild. Nella categoria miglior regista: British Academy, Directors Guild of America, Golden Globe, Satellite Award, Screen Actor Guild. Nella categoria miglior attore/attrice: British Academy, Golden Globe, National Board of Review, Satellite Award, Screen Actor Guild.

Le probabilità di vittoria per ogni premio è stata calcolata sulla base della metodologia descritta da Nate Silver di FiveThirtyEight, leggermente modificata. La percentuale calcolata si basa sulla capacità storica degli altri premi di predire il vincitore dell’Oscar nel corso degli ultimi 26 anni. Il primo dei parametri presi in considerazione.
Un secondo aspetto da tenere presente è la possibilità che, lavorando come professionisti nel mondo del cinema, alcuni membri della Academy of Motion Picture Arts and Sciences, che gestisce gli Oscar, possano, con buona probabilità, far parte anche di un’altra associazione. Potrebbero essere contemporaneamente membri del Directors Guild of America, o della British Academy of Film and Television Arts. Quei gruppi, nel momento dell’assegnazione dei premi, inviano le schede a i loro membri, proprio come fa l’Academy. Le probabilità che personalità del cinema aderenti a più gruppi votino nello stesso modo anche agli Oscar diventa dunque molto più alta, di conseguenza il risultato più attendibile in ottica Academy Awards.
Il calcolo parte dunque da questi due importanti aspetti. Il parametro di accuratezza storico viene elevato al quadrato e, nel caso si verifichi una sovrapposizione di appartenenza come descritto nel precedente paragrafo, moltiplicato per 2. Questo punteggio, calcolato per ogni premio preso in considerazione, viene assegnato al vincitore. 1/5 della cifra sarà invece aggiunta alla somma per chi ha ricevuto una nomination. Una volta sommati tutti i valori i punteggi sono stati normalizzati in percentuale.

Chi vince gli Oscar?

Non sembrano esserci dubbi. 1917 sarà nominato miglior film del 2019. Il 39.5% di probabilità sembra essere abbastanza confortante per Sam Mendes. Due anni fa The Shape of Water raccoglieva il 35.5% secondo il nostro algoritmo, portandosi poi effettivamente a casa la statuetta. L’anno scorso, al contrario, il 27.3% di Roma non fu abbastanza. Il cast di Green Book, che secondo l’algoritmo aveva il 20.2% di probabilità di vittoria, portò a casa l’ambito premio. Il margine quest’anno sembra però abbastanza ampio. Parasite insegue al 13.3% lasciando pochi dubbi sulla probabile vittoria di 1917.
Dopo Del Toro e Alfonso Cuarón, Sam Mendes dovrebbe stringere tra le mani anche la statuetta alla regia. 59.5% raccolto tra British Academy, Director Guild of America, Golden Globe e Satellite Award. Anche in questa categoria dovrebbe essere Bong Joon-ho con il suo Parasite il principale competitor. Il 12.3% di probabilità di vittoria alla pari con l’altro grande possibile outsider. Il 2 volte premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale, Quentin Tarantino. Che il regista di Knoxville possa mettere la freccia e superare i rivali sembra al cinico algoritmo solo un sogno impossibile.
Passiamo ora ai protagonisti. Iniziando ad anticipare che anche in queste categorie i premi sembrano abbastanza avviati verso il vincitore designato. Partiamo dall’Oscar maschile. 65.7% di probabilità di vittoria per il Joker di Joaquin Phoenix, che tanto bene ha fatto parlare di sé. Dopo 3 candidature questa sarà la volta buona. Le mancate statuette come miglior attore non protagonista per Il gladiatore e come miglior attore protagonista per Walk the Line e The Master, Phoenix potrà finalmente festeggiare. Poche possibilità per Adam Driver di ribaltare il risultato partendo dal 14.2%.
La miglior attrice protagonista sarà Renée Zellweger. Nel ruolo di Judy Garland in Judy, l’attrice ha raccontato gli ultimi mesi di vita della cantante. Un’interpretazione che le è valsa il 57.1% di probabilità di vittoria. Scarlett Johannson con Marriage Story ha comunque un buon 17.3%. Difficilmente potrà però raggiungere l’Oscar. Nella categoria di miglior attrice protagonista, come anche in quella da miglior attrice non protagonista. Perché Scarlett è l’unica tra attori e attrici con la doppia nomination.
Non poggerà sulla mensola di casa nemmeno il premio come miglior attrice non protagonista. Il 10% per il ruolo di Rosie Betzer in Jojo Rabbit non è abbastanza. Davanti a lei ben 2 colleghe meglio quotate. Margot Robbie, col 14.1%, e la probabilissima vincitrice. Laura Dern ha il più alto punteggio nel nostro algoritmo. Nessun dubbio. Col 67.9% di probabilità sarà la vincitrice.
Brad Pitt ha già provato l’emozione dell’Oscar. Non quello personale del miglior attore, ma ha toccato e visto da vicino la statuetta come miglior film di 12 Anni Schiavo, nel 2014. L’edizione numero 92 degli Academy Awards gli porterà con tutta probabilità anche un premio individuale. Miglior attore non protagonista sarà l’interprete di Cliff Booth. In una categoria che lo vede sfidare 4 mostri sacri come Joe Pesci, Al Pacino, Tom Hanks e Anthony Hopkins. Nessun problema, Brad li sbaraglierà senza timore reverenziale.
Fortuna o metodo, ci prenderemo? 2 numeri sul nostro algoritmo. Nel 2018 ha significato 100% di previsioni giuste. Lo scorso anno una stringata sufficienza con il 50%. La battaglia sembrava però molto più serrata di quest’anno, con rivali molto vicini per percentuali raggiunte. Il responso è rimandato agli iscritti dell’Academy of motion picture arts and sciences.