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economia

Cinema, Avengers, Star Wars e Chiara Ferragni. Come è andato il 2019 nelle sale italiane?

Per gli appassionati di cinema, in particolare per le saghe griffate Disney, il 2019 è stato un anno di grande rilievo.  Si sono chiuse due saghe main stream come Avengers e l’intramontabile Star Wars che da anni (decadi, nel secondo caso) che hanno tenuto incollati al grande schermo milioni di fan.

E’ stata comunque un’ottima annata anche per il panorama cinematografico italiano, specialmente dal punto di vista del botteghino.

Prendendo come riferimento i dati pubblicati da Cinetel, qui ad Infodata, come siamo soliti fare, abbiamo esaminato i numeri del 2019 per fare un confronto con il 2018 e per capire quali siano stati i film che hanno riscosso più successo in funzione di vari fattori.

Nei grafici che seguono sono stati raffigurati tre macro fenomeni.
Dal punto di vista complessivo è stato eseguito un confronto con il 2018 per singolo mese relativamente ad incasso e presenze, mentre per ogni film risultato nella top 100 di incasso sono state raffigurate due relazioni: in primis quella tra incasso per presenza con presenze, ed in seconda battuta quella relativa ad incasso (top film in giallo) ed incasso per giorno (top film in blu).

 Il confronto con i dati del 2018 è più che mai positivo anche se nei primi tre mesi si sono registrati numeri in flessione rispetto all’anno precedente, arrivando ad un limite per i valori minimi che si attesta attorno al -20% nel mese di febbraio (-21% per le presenze e -24% per l’incasso).

Nei mesi successivi infatti, le variazioni percentuali di incasso e presenze, oltre che ad andare comprensibilmente quasi sempre di pari passo, sono sempre state superiori per almeno un 11% (novembre) rispetto al 2018, chiudendo rispettivamente con una crescita annuale del 14,3% (a fronte di 635 milioni di incasso) e del 13,5% (per oltre 97 milioni di spettatori).

Curiosamente, l’unico mese in cui i due trend si sono discostati in fatto di variazione percentuale è stato anche quello in cui si sono registrati i valori massimi, sempre in confronto con il 2018: a luglio infatti, sono stati toccati i due picchi di crescita arrivando al +109% per gli incassi ed al +75% per le presenze.

 Il nostro metodo di confronto sui film

I dati pubblicati da Cinetel coprono tutto e solo il 2019 quindi, scendendo nel dettaglio delle singole pellicole, va tenuto in considerazione che la data di uscita nelle sale rende un po’ complicato paragonare titoli sbarcati sul grande schermo a distanza di parecchi giorni. Ci saranno quindi film usciti nella prima parte dell’anno che presenteranno numeri più alti per incassi e presenze, proprio in virtù dell’anticipo su quelli usciti in seguito, come ad esempio nel periodo natalizio. Per mitigare parzialmente il fattore temporale, abbiamo cercato di misurare anche aspetti non assoluti, focalizzandoci ad esempio su incasso per presenze o incasso per giorni di presenza nelle sale, creando così dei rapporti che abbattessero la disparità dovuta ai diversi periodi di uscita nei cinema. Questo tipo di analisi non è comunque perfetto perché nel caso di film “natalizi”, come è logico aspettarsi per i titoli appena arrivati nel sale, l’incasso dei primi giorni è decisamente maggiore rispetto ai mesi successivi, andando così a “falsare” al rialzo il rapporto tra incasso per giorno. Ad ogni modo, combinando queste diverse metriche per un’analisi più equa sull’intero 2019, abbiamo trovato alcune evidenze tra i film esaminati, alcune scontate ed altre meno.

 

Ferragni e Disney soli al comando

Quel che certo è che da Chiara Ferragni non ci si poteva aspettare un risultato qualsiasi e i numeri lo dimostrano. “Chiara Ferragni: Unposted”, benchè abbia un valore di presenze tutt’altro che eccezionale – poco inferiore ai 107mila spettatori – è riuscito comunque a distinguersi in un primato che lo vedo primo per distacco. Se per gli altri 99 film esaminati il rapporto incasso per presenza oscilla dai 5,4 di “Bentornato presidente” ai 7,5 euro di “Avengers: Endgame”, l’omonimo film-documentario basato sulla vita della bionda icona degli influencer ha fatto registrare un valore record di dieci euro, molto tipico della “esclusività” dei prodotti che la accompagnano. Come anticipato, le presenze sono una causa diretta degli incassi, il che ci porta ad osservare come quali siano i migliori risultati ottenuti da questo punto di vista. In termini assoluti, il remake in computer grafica de “Il re leone” ha sbaragliato la concorrenza con oltre 37 milioni di incasso, precedendo il già citato capitolo di Avengers (30,3 milioni) e l’apprezzatissimo “Joker” (29,3), interpretato magistralmente da Joaquin Phoenix, a cui fanno seguito il secondo capitolo di Frozen (18,7) e un altro remake targato Disney come “Aladdin” (15,4).

Prendendo poi in considerazione l’incasso relazionato ai giorni di presenza nelle sale, ecco che invece i top film si spostano verso quelli usciti nell’ultimo mese, tra i quali spicca “Jumanji: the next level”.

Con oltre un milione di euro incassati per ogni giorno, il secondo sequel dell’originale Jumanji uscito nel 1995 ha messo a referto numeri migliori rispetto a Pinocchio di Matteo Garrone (918 mila euro per giorno), “Star Wars: l’ascesa di Skywalker” (808 mila), “Il primo Natale” (704 mila) e del già menzionato seguito di Frozen (531 mila).

“Frozen II: il segreto di Arendelle” quindi, oltre a distinguersi in senso assoluto per quanto riguarda incasso e presenze (quarto posto), è l’unico titolo tra i cento esaminati a rientrare anche tra i migliori nel dato degli incassi “normalizzato” sulla base dei giorni di presenza nelle sale (quinto posto) pur essendo uscito quasi una settimana prima rispetto agli altri top film per incasso/giorno.