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Mondiali 2018: tra Inghilterra e Colombia vince chi schiera il capocannoniere

Da una parte c’è il capocannoniere del torneo, capace di realizzare cinque gol in appena due partite. Dall’altra l’unico attaccante della propria nazionale ad aver messo a referto una marcatura. Nel mondiale data driven di Infodata, l’ultimo quarto di finale che oppone Inghilterra e Colombia si traduce nella sfida tra Harry Kane e Radamel Falcao. E, con buona pace dei sudamericani, si conclude con la vittoria degli inglesi. Questo, almeno, ci dicono i dati:

 

I 10,68 punti ottenuti finora dall’attaccante inglese del Tottenham Hotspur rappresentano il punteggio più alto visto sinora. Messi a confronto, i 2,53 punti incamerati dal centravanti colombiano del Monaco sembrano ancora meno di quanti non siano in realtà. Ma come ha fatto la punta britannica a costruire questo risultato?

Intanto, come detto, con le reti segnate. Due quelle contro la Tunisia nella gara d’esordio, tre nella goleada contro Panama che è valsa all’Inghilterra il passaggio del turno. Non solo: per come vengono calcolati i punteggi nel mondiale data driven di Infodata, in entrambi i casi le sue reti sono risultate decisive. Ed è scattato il bonus. Cosa che non è accaduta per il gol segnato da Falcao alla Polonia.

Kane vince anche nelle conclusioni a rete, 0,6 contro 0,33, e in quelle che hanno centrato lo specchio della porta avversaria, 1 contro 0,4. L’unica voce in cui il colombiano riesce a sopravanzare lo sfidante riguarda i passaggi completati, che gli garantiscono 0,8 punti contro gli 0,58 dell’avversario. Per nessuno dei due, infine, sono scattati i malus legati a cartellini, rigori sbagliati o autogol. Tirate le somme, come detto, Kane sopravanza nettamente Falcao. Ed è per questo che la previsione di Infodata è che a passare sarà l’Inghilterra.

Come abbiamo elaborato i dati: premesso che il calcio non è esattamente l’argomento meglio conosciuto da chi lavora a Infodata, per elaborare i numeri che ci hanno portato a queste previsioni abbiamo preso in considerazione alcune statistiche, come i gol e i tiri in porta, calcolando quindi la media sulle tre partite del girone disputate. Quindi abbiamo moltiplicato questo valore per un coefficiente, scelto in maniera del tutto arbitraria, che permettesse di pesare ciascun elemento. Così un gol ha come coefficiente 3, la rete decisiva per la vittoria 1 (se, ad esempio, la partita è finita 3-0 vale il primo gol, se è terminata 3-1 il secondo segnato dalla squadra vincente), la marcatura che vale il pareggio 0,5. I tiri nello specchio della porta valgono 0,4, i tiri in generale 0,2. Infine, i passaggi completati 0,05. Oltre ai bonus, ci sono anche i malus. Sbagliare un rigore vale -3, lo stesso accade se si viene espulsi o se si realizza un autogol. Un cartellino giallo ha invece un coefficiente di -1. La somma dei valori medi degli indicatori moltiplicati per i coefficienti ha dato un punteggio finale. Ed è sulla base di quest’ultimo che Infodata “predice” chi vincerà. Con il forte sospetto che il verdetto del campo sarà molto diverso