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Chi vincerà il titolo Nba quest’anno? Le serie storiche e le previsioni

A pochi giorni dalla chiusura della regular season, tra gli appassionati della Nba è già scattata la consueta discussione su quale squadra si aggiudicherà il campionato, potendo così alzare al cielo il sempre doratissimo e luccicante Larry O’Brien Trophy.

Nella stagione attuale, per una serie di vicissitudini piuttosto variegate, la gara per il titolo è più che mai aperta e, se ad inizio campionato sembrava certo che i Golden State Warriors avrebbero bissato il successo dello scorso anno, ora il dibattito è tutt’altro che chiuso, specialmente se i campioni in carica dovessero fare i conti nel lungo periodo con gli infortuni che li stanno letteralmente decimando.

Pur avendo vinto due degli ultimi tre campionati, il fatto di non averne vinti due di fila toglie un po’ di prestigio, se non altro negli almanacchi, ad una squadra che ha dominato in lungo e in largo riscrivendo record che sembravano apparentemente imbattibili come ritoccare le famigerate 72 vittorie stagionali dei Bulls di Michael Jordan facendole diventare 73 (sulle 82 gare stagionali complessive) durante l’annata 2015/16.

Quella che sembrava infatti destinata ad essere la più grande cavalcata di sempre verso la gloria si è però scontrata con il destino e, subendo una rimonta che ha dell’incredibile, i Warriors, in vantaggio 3-1 nella serie contro i Cleveland Cavaliers di LeBron James, hanno perso le ultime tre gare delle Finals dovendo quindi dire almeno “arrivederci” alla possibilità di completare il cosiddetto “back to back”, ossia la vittoria di due titoli consecutivi.

Se anche una delle squadre unanimemente riconosciute come tra le più forti di sempre non è ancora riuscita nell’impresa di confermarsi campione per due anni di seguito, non deve stupire se, specialmente recentemente, questo prestigio è un traguardo davvero elitario.

Nell’infografica che segue, sono elencate tutte le squadre che hanno vinto almeno un campionato NBA, contrassegnate da un cerchio per ogni titolo vinto e da una striscia più o meno lunga che determina l’arco temporale compreso tra l’anno della prima e dell’ultima vittoria.
Passando il cursore su ogni cerchio, è possibile ottenere i dettagli relativamente alla squadra avversaria e al giocatore nominato MVP per la specifica serie di finale.
Nei casi di franchigie che abbiano vinto anche dopo essersi trasferite in un’altra città come i Los Angeles Lakers, precedentemente situati a Minneapolis, per rappresentare l’arco temporale è stata considerata l’appartenenza geografica attuale, mentre quella passata è eventualmente riportata nei dettagli.

 

Nel caso in cui i Warriors dovessero superare i problemi legati agli infortuni e riuscissero anche ad uscire vincenti dalla serratissima lotta playoff della Western Conference nella quale gli Houston Rockets potranno disporre del vantaggio relativo al fattore campo, è molto probabile che a distanza di due anni potrebbero riuscire nell’impresa di vincere due titoli consecutivi, traguardo centrato solamente da altre sei squadre in precedenza.

Negli ultimi quindici anni per esempio, ci sono state solamente due franchigie in grado di completare un back to back: i Miami Heat dei Big 3 capitanati da LeBron James (2012 e 2013) e i Los Angeles Lakers di Kobe Bryant (2009 e 2010).

Non è un caso che per riuscire in questa missione, siano infatti coinvolti i due giocatori più rappresentativi dell’era post Jordan, ulteriore segnale delle speciali circostanze necessarie per centrare l’obiettivo, specialmente se si considera che sia i già menzionati Warriors dei record, sia i San Antonio Spurs detentori di cinque trofei dal 1999 al 2014, si sono sempre fermati ad un passo dal traguardo.

Procedendo a ritroso nel tempo compaiono nuovamente i Lakers, questa volta però nella versione Shaq&Kobe, capaci di mettere a referto l’ultimo threepeat della storia, ossia vincere tre campionati consecutivi, più precisamente dal 2000 al 2002, mostrando uno strapotere offensivo che probabilmente non sarà mai ripetuto e che solamente l’ego delle due superstar gialloviola ha potuto interrompere a causa della volontà di entrambi di non accettare un ruolo diverso da quello del protagonista assoluto.

Fatta eccezione per la stagione 1998/99, di per sé già particolare visto che venne ridotta per via dello sciopero dei giocatori e che vide trionfare i San Antonio Spurs, proseguendo il viaggio nel tempo, si può dire che forse gli anni ’90 e il finire degli ’80 siano stati l’età dell’oro per quanto riguarda i back to back.

I sei titoli dei Bulls di Michael Jordan conquistati con due threepeat in otto anni (1991-93 e 1996-98) sono stati la più grande dimostrazione di forza della storia moderna della pallacanestro dando prima il via e consacrando poi la leggenda del numero 23 di Chicago, consegnandolo alla storia come leader incontrastato dell’Olimpo del basket.

Curiosamente, nei due anni di intervallo tra le vittorie dei Bulls, gli Houston Rockets guidati dalla stella nigeriana Hakeem Olajuwon, approfittando del provvisorio ritiro di Michael Jordan dalla Nba (per dedicarsi all’avventura nel baseball), hanno conquistato gli unici due campionati della loro storia (1994 e 1995) diventando di fatto la squadra con la finestra temporale più corta tra primo ed ultimo titolo tra quelle che possono vantare almeno due competizioni vinte.

I soli due anni dei Rockets sono evidentemente l’estremo inferiore di questa particolare statistica che vede a pochissima distanza i New York Knicks a pari merito per quanto riguarda i titoli (sempre due) ma che sono stati conquistati sull’arco di tre anni (dal 1970 al 1972).

Diametralmente opposte invece le situazioni di Warriors, Lakers e Celtics che risultano essere le tre squadre con il range temporale più esteso tra la conquista del primo e dell’ultimo anello di campioni.

I Warriors hanno conquistato i loro quattro titoli (1956 come Philadelphia Warriors, poi 1975, 2015 e 2017 come Golden State Warriors) in un intervallo di 62 anni, mentre i Lakers hanno collezionato quindici titoli NBA (sarebbero 16 con il titolo del 1949 nella BAA) nel corso di 61 anni (1950-2010) facendo registrare il maggior numero di occasioni in cui hanno saputo ripetersi in anni consecutivi ma in momenti diversi (4 volte: 1952-1954, 1987-1988, 2000-2002, 2009-2010)

Discorso a parte per i Boston Celtics che vantano il maggior numeri di trofei in bacheca frutto di diciassette campionati vinti a partire dal 1957 e finendo con il trionfo del 2008 firmato dal trio Pierce-Garnett-Allen.
Da notare i primi undici titoli vinti nell’arco di soli tredici anni, risultato assolutamente non immaginabile nella NBA dei giorni nostri e figlio della dinastia costruita attorno al perno biancoverde Bill Russell, uno dei più grandi vincenti dalla storia sportiva americana, a cui piace ricordare di avere più anelli di campione NBA che dita nella mani in cui infilarli.