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cronaca

Demografia: splendore e decadenza delle civiltà antiche. Negli ultimi 4mila anni

E’ una gif animata che rappresenta come si sono evolute in termini demografici le città delle più grandi civiltà degli ultimi 4mila anni.  Tra il 2050 (a.C. prima di cristo) e il 2050 (previsione)

Un breve ripasso. Anzi, un bigino della demografia degli antichi. Nei primi due millenni le città più grandi erano in Iraq, Egitto e Cina. La popolazione di Menfi, l’antica capitale dell’impero egizio non superava i 35mila cittadini, ed era la città più grande del mondo. Almeno per un secolo. Nel 150 a.C Tebe e Alessandria sono le megalopoli dell’antichità, con la seconda che raggiunge il picco di 350mila cittadini.

Come funziona? Realizzata da Kpmg Demogrphics, utilizza i dati presi dal libro di Ian Morris “Why the West rules – for now”.

Tra il 1950 e il 350 a.C abbiamo Babilonia, Nimrud e Ninive, una delle più famose cuttò antiche, sulla riva sinistra del Tigri e a Nord della Mesopotamia. La popolazione in queste tre città oscilla tra i 150mila e i 75mila abitanti.

L’impero di Roma

Come riporta World Economic Forum citando Bernard Salt della divisione demografia di Kpmg, ai tempi di Gesù Cristo Roma aveva un milioni di residenti ed era tre volte più grande di Alessandra. Per comprendere le dimensioni oggi dovremmo moltiplicare per tre i cittadini di Tokyo. Roma resterà la più grande capitale del mondo 550 anni. Nel 450 la città cinese di Chang’an raggiungerà il milione di abitanti.

L’epoca industriale. Per 1400 anni nessuna città supererà il milione di abitanti. Solo Pechino toccherà quota 1,1 milioni nel 1850. Durante la rivoluzione industriale Londra supera Pechino e resta la numero uno dal 1850 al 1900 passando da 2,3 a 6,6 milioni. Per arrivare ai giorni nostri si alternano New York (12,3 nel 1950) e Tokyo con 26,4 milioni nel 2000. Secondo Salt di Kpmg nel 2050 Delhi supererà Tokyo raggiungendo 40 milioni di abitanti.