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cronaca

Kim Jong-Un, i 108 test missilistici e l’escalation del 2017. I numeri

Il James Martin Center for Nonproliferation Studies North Korea Missile Test Database è il primo database che raccoglie informazioni sui test missilistici effettuati dalla Repubblica Popolare Democratica di Corea. Sono considerati tutti i lanci con in grado di fornire un carico utile di almeno 500 chilogrammi alla distanza di almeno 300 chilometri.

Grazie ai dati raccolti, noi di Info Data abbiamo creato una nuova grafica, nell’intento di documentare l’avanzamento del programma missilistico nordcoreano dall’aprile del 1984 a oggi. È possibile filtrare la mappa e il resto dei grafici cliccando sulle immagini dei tre leader nordcoreani.

Qui le notizie sul .com relativi agli ultimi test missilistici

Kim Jong-Un e l’escalation missilistica

Sono già 11 i test missilistici nel corso del 2017. Uno degli ultimi, dello scorso 14 maggio, aveva scatenato la reazione di Bruxelles, che diffuse una nota attraverso un portavoce, intimando Pyongyang di “attenersi ai suoi obblighi internazionali: deve interrompere questi lanci e abbandonare il suo programma di missili balistici in modo completo, verificabile e irreversibile”.

Dal 1984 si registra un totale di 108 test missilistici, con una netta escalation dall’ascesa di Kim Jong-Un. A partire dal 18 dicembre 2011, giorno successivo alla morte del padre, Kim Jong-Un è guida suprema della Repubblica Popolare Democratica di Corea. Durante i suoi sei anni di governo, la Corea del Nord ha effettuato 77 test missilistici ufficialmente riconosciuti. Un incremento notevole rispetto agli anni precedenti. Tra il 1984 e il 1994, infatti, il “presidente eterno” della nazione, Kim Il Sung, autorizzò 15 lanci. Durante gli anni del suo successore, Kim Jong II, se ne registrarono 16.

Come evidenziato dalla mappa, è inoltre cresciuto considerevolmente il numero di basi missilistiche da cui vengono effettuati i lanci. La Tonghae Satellite Launching Ground, Hwadae County, North Hamgyong Province, è stata la prima base missilistica da cui sono partiti i test nordcoreani, nonché unica fino al 1990. Oggi la situazione è radicalmente mutata. Dal 2011, Kim Jong-Un ha effettuato test da 14 diverse basi missilistiche, 20 dei quali dalla base aerea di Wonsan, città situata sulla costa orientale della provincia di Kangwŏn-do, che affaccia sul mar del Giappone.

Sono 8 i diversi tipi di missili testati dall’ultimo leader, tra quelli raccolti nel database.Tra questi non è ancora stato segnalato il nuovo missile a medio-lungo raggio denominato Pukguksong-2 (KN-15), di cui è stata approvata la produzione su vasta scala. Tra gli ultimi i test nel mar del giappone dei missili Hwasong-12 e Polaris-2, capaci di percorrere, rispettivamente, 787 e 500 km secondo i dati raccolti.

Su 77 test effettuati dall’ascesa di Kim Jong-Un, 58 sono stati registrati come positivi, 19 come falliti. In totale, sui 108 lanci dal 1984, sono 81 i successi contro i 25 test falliti, a cui si aggiungono 2 test il cui risultato è stato registrato come sconosciuto.

Articolo pubblicato a giugno 2017

 

Ultimi commenti
  • archita |

    la soluzione ideale sarebbe di permettere alla Corea del Sud,Giappone e Taiwan di dotarsi di armamenti nucleari in considerazione del fatto che il Trattato di non Proliferazione è stato disatteso molteplici volte e che Putin stesso ha dato il colpo di grazia affermando che la Bomba è l’unica risorsa per difendersi dagli aggressori.

  • archita |

    la soluzione ideale sarebbe di permettere alla Corea del Sud,Giappone e Taiwan di dotarsi di armamenti nucleari in considerazione del fatto che il Trattato di non Proliferazione è stato disatteso molteplici volte e che Putin stesso ha dato il colpo di grazia affermando che la Bomba è l’unica risorsa per difendersi dagli aggressori.

  • gregorio |

    Non condivido l’escalation militare da qualsiasi parte essa provenga e ancor di più se si tratta di armamenti di distruzione, ma non sono neppure d’accordo che una sola superpotenza gestisca il destino del mondo… la follia è in ogni essere umano.

  • gregorio |

    Non condivido l’escalation militare da qualsiasi parte essa provenga e ancor di più se si tratta di armamenti di distruzione, ma non sono neppure d’accordo che una sola superpotenza gestisca il destino del mondo… la follia è in ogni essere umano.

  • benso di cavour |

    La provocazione della Corea del Nord è tanto più grave in quanto i missili erano diretti ove poco prima passava la portaerei nucleare delle flotta degli Stati Uniti d’America ai quali i mari della Corea appartengono come il giardino di casa, come anche le basi in Kossovo, Qatar, Guantanamo, Sigonella, Saudi Arabia e tutto il resto dei cortili e giardini di noi Yankee. (tromba).

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