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economia

Quanti minuti di attività fisica servono per stare bene? Ecco cosa dice la letteratura scientifica

L’attività fisica è un modo efficace per proteggere il tuo cuore e non è mai troppo tardi per iniziare e qualsiasi esercizio è meglio di nessuno, anche se di più è meglio. Tuttavia, in Europa, si stima che il 25% delle donne e il 22% degli uomini siano fisicamente inattivi, nonostante si raccomandino appena 150 minuti a settimana di intensità moderata o 75 minuti a settimana di attività fisica ad intensità vigorosa.

Queste sono le principali conclusioni del più recente rapporto dell’European Health Network sulle politiche di attività fisica per la salute cardiovascolare.

Le raccomandazioni

Eppure le raccomandazioni sono chiare e sono contenute anche nelle linee guida del 2016 della European Society of Cardiology:
-Si raccomanda agli adulti sani di tutte le età di eseguire almeno 150 minuti a settimana di intensità moderata o 75 minuti a settimana di attività fisica ad intensità vigorosa o una combinazione equivalente.
– Fra gli over 65 anche bassi volumi di attività fisica nel tempo libero riducono il rischio di decessi cardiovascolari.

L’attività fisica ha un ruolo da svolgere nella riabilitazione di una serie di condizioni cardiache, ma è fondamentale – scrivono gli esperti – non seguire autonomamente consigli presi dal web, o che sono stati dati a un amico o conoscente. Solo la consulenza individuale con un medico specializzato può garantire una modalità di attività fisica che corrisponda più da vicino al probabile “reale” bisogno del paziente.

Quali evidenze scientifiche?

Le evidenze più forti di beneficio dell’attività fisica sulla salute cardiaca – provenienti prevalentemente da studi condotti su popolazioni – si hanno per quanto riguarda la prevenzione primaria. In generale, non è possibile stabilire un limite per la quantità e l’intensità dell’attività fisica che sia uguale per tutti nel prevenire le malattie cardiovascolari. Esiste un’associazione graduale tra la quantità di attività fisica e il beneficio per la salute, ma questa associazione non è lineare, cioè non è detto che se si aumenta progressivamente l’attività fisica aumenta progressivamente anche la nostra salute cardiovascolare: il beneficio che una persona totalmente sedentaria trae dall’inizio, seppur leggero, di attività fisica, è maggiore rispetto a quello ottenuto da una persona già in attività che ne incrementa frequenza o intensità.
Le evidenze mostrano comunque che aumentando l’attività fisica al di sopra del livello raccomandato si ottiene un maggiore beneficio. Una recente meta-analisi comprendente 48 studi sulla popolazione con oltre 2 milioni di partecipanti ha riscontrato che i benefici in pazienti con CVD e IHD (malattia ischemica cardiaca) sono aumentati se il livello di attività fisica era di 5-7 volte la quantità raccomandata di 150 minuti di attività fisica a settimana. Chiaramente va evitato il fai da te: sempre sotto suggerimento medico. Un’intensità molto elevata di attività fisica, specialmente in persone non abituate, aumentano il rischio di eventi cardiovascolari, anche se questo avviene quasi esclusivamente in persone con malattia cardiovascolare latente o clinicamente manifestata.

Per quanto riguarda la frequenza dell’attività fisica, si è osservato che sia una ginnastica giornaliera che condotta nei fine settimana, offrono un beneficio preventivo quasi uguale, a condizione che l’importo settimanale totale sia lo stesso. Tuttavia, per motivi pratici e per evitare sintomi e lesioni causati da bassa o alta frequenza di attività fisica, è generalmente consigliabile l’attività 2-3 volte a settimana. La durata può variare in ampi limiti a seconda della frequenza e dell’intensità: si consigliano da 30 a 60 minuti al giorno. Tuttavia, sempre più prove scientifiche indicano che anche un’attività fisica di soli pochi minuti di intensità al un giorno può avere un effetto preventivo soprattutto per le persone sedentarie.
In ogni caso la maggior parte dell’effetto preventivo si ottiene in media con sessioni di circa 150 minuti a settimana, di attività fisica di intensità moderata. Se invece l’attività è vigorosa (per esempio attraverso il jogging) lo stesso effetto preventivo si ottiene in circa la metà del tempo.