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economia

Scopri chi è a rischio povertà in Europa. I nuovi poveri

Nel 2016, nell’Unione europea, 117,5 milioni di persone (il 23,4% della popolazione) erano a rischio povertà o esclusione sociale. Cosa si intende per rischio povertà? Una persona deve trovarsi in almeno una di queste tre condizioni: avere un reddito inferiore all’equivalente del 60% del reddito medio nazionale, far parte di un nucleo familiare con intensità lavorativa molto bassa o vivere in una grave deprivazione materiale.  Le situazioni più gravi sono state registrate in Bulgaria (40,4%), Romania (38,8%) e Grecia (35,6%). I più bassi? Nella Repubblica ceca (13,3%), Finlandia (16,6%) e Danimarca (16,7%). L’Italia, secondo la classifica di Eurostat, nel 2016 ha una percentuale del 28% che è altissima ma ci pone circa in mezzo nella classifica. Sono quindi 17 milioni le persone a rischio povertà. Entrando più nel dettaglio scopriamo che un italiano su dieci è interessato da grave deprivazione materiale (all’inzio della crisi, e quindi nel 2008 questa percentuale era al 1,5%), mentre il 20% circa ha un reddito inferiore del 60% del reddito medio nazionale (anche in questo caso si registra un peggioramento). Infine, l’11,7% appartiene a un nucleo con intensità lavorativa molto bassa (nel 2008 era il 10,4%). Tutti questi indicatori sono più alti delle medie Ue  rispettivamente al 7,5%, al 17,2% e al 10,4 per cento.

Nel grafico interattivo realizzato da Eurostat potete ottenere le percentuale della popolazione a rischio povertà e confrontarle con quelle delle altre nazioni. Il dato è splittato in età e sesso.