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cronaca

Femminicidio e stalking sulle donne. I numeri

Il 31.5% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Il dato emerge dalle tavole pubblicate dall’Istat, risultato dell’analisi dei dati proveniente dall’indagine sulla Sicurezza delle donne, di cui un primo report è stato pubblicato a giugno 2015 “La violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia” e il secondo a novembre 2016 “Stalking sulle donne”.

La percentuale equivale a circa 6 milioni 788 mila donne. La violenza verso le donne è un fenomeno ampiamente diffuso, tanto che il 20.2% ha subito violenza fisica nel corso della vita, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza sessuale,  come ad esempio stupri o tentati stupri. Le donne che hanno subito stupri sono 652 mila, a cui si aggiungono le 746 mila vittime di tentati stupri.

Molto frequenti anche i casi di violenza psicologica. Il 16.1% delle donne ha subito atti persecutori o stalking nel corso della propria vita, una percentuale equivalente a 3 milioni 466 mila donne. Di queste, 1 milione 524 mila l’ha subìto dall’ex partner, 2 milioni 229 mila da persone diverse dall’ex partner. Le donne che hanno subito più volte gli atti persecutori sono il 15,3%, mentre quelle che hanno subito lo stalking nelle sue forme più gravi sono il 9,9%.

 

Donne da 16 a 70 anni che hanno subito violenza e autore della violenza

Il 10,6% delle donne ha subìto violenze sessuali prima dei 16 anni. Molte di loro più di una volta e ripetutamente. Le violenze in età adolescenziale sono ricercabili nella stesse famiglie. Le percentuali più alte, per quanto riguarda gli autori delle violenze prima dei 16 anni, si riscontrano tra i parenti. Il 30.6% delle ragazze che ha subito violenza da un parente è stata costretta ad avere un rapporto sessuale non consensuale. Il 7.7% da uno zio, il 7.1% dal padre, il 4.4% da un nonno e 2.7% da un fratello/sorella, fratellastro/sorellastra.

Tra le ragazze molestate, una buona parte ha subito violenze ripetute nel corso del tempo, con percentuali che crescono all’interno delle famiglie, dove sono più vulnerabili. Il 92.6% delle ragazze molestate da un fratello/sorella o un fratellastro/sorellastra ha subito la violenza più di una volta, L’80.6% per quanto riguarda le violenze subite da un padre, il 71.4% da un nonno, il 62.4% da uno zio.

Con chi si confidano le vittime di abusi

La maggior parte degli abusi subiti rimangono un segreto che le vittime non riescono a confidare, per paura o vergogna. Il 56.3% delle violenze non trova infatti un confidente a cui rivolgersi, con il picco di 80.8% degli abusi subiti da fratelli, sorelle, fratellastri e sorellastre che non vengono mai confessati.

Come si può notare dalla tabella in fondo alla grafica, quando le vittime trovano il coraggio di aprirsi con qualcuno trovano spesso in famiglia il confidente adatto. Da sottolineare che la somma delle percentuali in analisi può risultare superiore al 100% perché la donna può aver parlato con più persone. I dati si riferiscono ad un’analisi del 2014 e sono in basate su 100 vittime con le stesse caratteristiche.

Il 26.4% delle donne vittime di violenza si confida con un familiare, alla ricerca di conforto e aiuto. In seconda battuta sono invece amici e vicini di casa le persone a cui rivolgersi, con una percentuale dell’11.5%. In particolare quando gli autori delle violenze sono altri amici. In questo caso le confidenze ad amici e vicini di casa si alzano al 24%.

Pochissime vittime si sono rivolte alle istituzioni o presso servizi specializzati. Solo lo 0.3% si è rivolta ad un avvocato o alle forze dell’ordine. Tra le vittime che non si sono rivolte a istituzioni o a servizi specializzati, una su due afferma di non averlo fatto perché ha gestito la situazione da sola.