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finanza

L’auto corre forte: un miliardo di investimenti per le startup dell’automotive.

Brusca accelerata degli investimenti nelle startup automotive. Solo nei primi mesi del 2017, le imprese innovative del settore hanno, infatti, quasi raggiunto la quota di finanziamenti che avevano raccolto nel corso di tutto il 2016. Secondo gli ultimi dati di CB Insights, durante i primi tre mesi dell’anno le startup automotive tecnologiche hanno portato a casa 929 milioni di dollari di investimenti. Una cifra record se paragonata all’anno precedente, quando i finanziamenti raccolti nell’arco di 12 mesi sono stati in tutto 1,103 milioni per un centinaio di deal (+28%). A ottenere più investimenti sono state soprattutto le startup che si occupano di auto connesse, mobilità intelligente, autonomous vehicle, ma anche di soluzioni per aumentare la sicurezza stradale. Mentre il Paese nel quale si registrano i risultati migliori sono gli Stati Uniti, dove si concentra quasi il 70% dei deal, seguiti da Israele e dal Canada. L’Italia, invece, continua a rimanere ai margini. Nel nostro Paese mancano, infatti, persino i dati sistematizzati sul numero di imprese innovative del settore e sui finanziamenti raccolti. Un segno evidente che il mercato italiano della startup automotive non ha ancora vissuto quella accelerazione che ha, invece, interessato altri Paesi fin dal 2015. E gli analisti assicurano che il 2017 porterà risultati ancora migliori a livello globale.
Un trend confermato anche da un report realizzato da Frost & Sullivan per conto di Intesa Sanpaolo: la ricerca ha evidenziato che il panorama delle startup automotive si è evoluto rapidamente nel corso degli ultimi anni sia in Usa che in Europa, come dimostrano i numeri delle imprese innovative. Le startup del comparto sono passate da 450 del 2010 a oltre 1700, di cui più di 700 localizzate negli Stati Uniti e oltre 300 nella sola Israele. Il motivo di questa crescita? Lo spiega Marco Allois, responsabile Industry desk dell’innovation center di Intesa Sanpaolo: «Per anni l’industry dell’auto è stata un ecosistema chiuso e molto strutturato. Oggi il settore sta vivendo una fase di profonda trasformazione con i prodotti tradizionali che diventano sempre più un mix di piattaforme, servizi e software. In questo contesto, i produttori di auto, i loro fornitori hanno la necessità di stringere alleanze e partecipare agli ecosistemi dell’innovazione per avere successo». Un esempio? Ford che, lo scorso febbraio, ha investito un miliardo di dollari in Aigo Ai: una startup con soli due mesi di vita che si occupa di intelligenza artificiale per le driveless car. O ancora il gruppo francese PSA (Peugeot e Citroen) che ha deciso di acquisire la maggioranza della startup danese Autobutler: un sito per la comparazione dei preventivi delle officine.
E in Italia?
startup@ilsole24ore.com
Articolo sul Sole 24 Ore del 7 luglio 2017