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cronaca

Europa, l’inglese è la lingua più studiata. E in Italia?

In un mondo sempre più globalizzato lo studio delle lingue straniere è diventato un fattore determinante, anche in fase di colloqui di lavoro. Se venti anni fa già un buon inglese era un surplus notevole, oggi la conoscenza della lingua della regina è ormai considerata la normalità. Eurostat ha raccolto i dati relativi allo studio delle lingue straniere nell’Unione Europea. L’inglese è ovviamente la lingua più studiata, dal 95% degli studenti europei della scuola secondaria (ISCED 2 and 3, corrispondenti alla nostra scuola media inferiore e scuola media superiore). Il Francese supera il tedesco, rispettivamente al 24% e 21%.
Noi di Info Data abbiamo creato una nuova grafica a partire dai dati Eurostat, in cui è possibile scoprire la media di lingue studiate per ogni paese europeo e le percentuali di studenti di Inglese, Francese e Tedesco.

Le matite rappresentano il numero medio di lingue straniere apprese per allievo nell’istruzione secondaria (CITE 2 e 3). Le aule di studio presentano invece le percentuali di tutti gli alunni dell’istruzione secondaria superiore (CITE 3) che stanno imparando l’inglese, il francese o il tedesco. Le percentuali si riferiscono solo all’istruzione generale e non professionale nei paesi in cui l’inglese, francese o tedesco sono descritti come lingue straniere nel curriculum o altro documento ufficiale.

 

 

Cosa raccontano i dati
Il Lussemburgo rappresenta un caso unico in Europa. Il paese detiene la più alta media di lingue straniere studiate durante il percorso di studi della scuola secondaria. In media sono 2.45 lingue conosciute dai lussemburghesi. Il grosso vantaggio è l’avere tra le lingue ufficiali il tedesco e il francese, oltre che il lussemburghese, che rimane la lingua nazionale. Nella scuola primaria è utilizzato il lussemburghese, sostituito nella scuola secondaria da tedesco e francese. Il lussemburghese rimane comunque materia di corsi nelle scuole secondarie e all’università ed è inoltre la lingua usata dal Parlamento. I documenti e le comunicazioni pubbliche sono invece generalmente redatti in francese o lussemburghese e talvolta il tedesco è usato come terza lingua.
Le classi lussemburghesi nella nostra grafica risultano per questo molto affollate: francese e tedesco raggiungono il 100% di studenti, ma anche l’inglese si avvicina con il 98%.
2 lingue di media per Estonia e Romania, che superano Finlandia (2.20), Lichtenstein (1.95), Malta (1.90) e Cipro (1.85).
L’Italia raggiunge 1.70 di media, superiore alle cifre di Francia (1.65) e Germania (1.10).
Le classi di Inglese, Francese e Tedesco
L’inglese mantiene una percentuale superiore al 90% in quasi tutte le nazioni europee, con alcune eccezioni. La percentuali più bassa di studenti si registra in Norvegia (43%), ma si mantiene sotto il 90% anche in Portogallo (53%), Islanda (73%) e Ungheria (79%). In Italia la lingua è studiata dal 96% degli studenti delle scuole medie e superiori.
Il Francese, oltre a Francia, Belgio, Lichtenstein e Lussemburgo, è molto studiato anche in Romania (85%). Solo l’1% degli studenti turchi si dedica invece allo studio della lingua francese, con percentuali molto basse anche in Lituania e Portogallo (3%), Croazia e Grecia (4%). In Italia il francese è studiato dal 18% degli studenti.
Il tedesco, eliminando dall’analisi i paesi madrelingua, è molto studiato in Slovenia (66%), Repubblica Ceca (63%), Croazia (62%) e Slovacchia (60%). Percentuali molto basse in Spagna e Portogallo, dove raggiunge solo l’1% degli studenti. Anche in Italia le cifre si mantengono più basse rispetto a inglese e francese, con solo l’8% di studenti delle medie a superiori impegnato nello studio della lingua tedesca.