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economia

Argentina: operazioni import-export più snelle con il nuovo Governo

 
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Mauricio Macri, Presidente della Repubblica Argentina, ha fatto sì che il cambio tra peso e dollaro si svalutasse e ha conferito un assetto più aperto all’economia; anche sul fronte dei dazi sono state registrate delle migliorie.
Il governo ha introdotto Simi, ovvero un sistema che rende snelle le operazioni di importazione dei prodotti in Argentina e grazie al quale le procedure di investimento e di import-export divengono più fluide rispetto a prima. Inoltre, oggi, sono in vigore le licenze automatiche per 12 mila categorie merceologiche su 15 mila, concesse in un lasso di tempo che va dalle 48 alle 72 ore. Ciò che non viene coperto da queste è valutato di v9olta in volta da parte delle autorità.
Dal 22 dicembre 2015 quindi gli intralci burocratici che ingolfavano le importazioni e le esportazioni sono stati spazzati via.
Il tema dei dazi alle importazioni è ancora complicato. I dazi sull’import non incentivano il commercio e ruotano intorno al 10% per i prodotti non agricoli e al 14% per quelli agricoli. Il dazio applicato all’import di prodotti alimentari è del 15%, quello sul settore dell’arredo del 18% e il tessile, abbigliamento e calzature del 35%. Il comparto meccanico è compreso tra il 10% e il 15%, auto e componentistiche patiscono dazi tra il 15% e il 20%.
Il governo argentino sta facendo di tutti per implementare le misure mirate alla liberalizzazione dei mercati e per studiare provvedimenti che consentano in tempi brevi il reinserimento dell’argentina sui mercati internazionali.

Tratto da Il Sole 24 ORE del 19/07/2016, pagina 19