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cronaca

Usa, più di mille morti in sparatorie per ogni vittima terrorismo. Da inizio anno 294 sparatorie

Per ogni statunitense morto, nel mondo, in attacchi terroristici, ne sono stati uccisi più di mille, negli Stati Uniti, con armi da fuoco. Questo il dato che emerge dal confronto tra il numero di vittime delle sparatorie e quelle del terrorismo, nel decennio tra il 2004 e il 2013, evidenziato dalla Cnn. Da inizio anno invece, sempre negli Stati Uniti, sono 294 le sparatorie con morti e feriti. I dati sono del sito Shootingtracker.com grazie ai quali abbiamo realizzato questa Data Info che va indietro negli anni fino al 2013.
Durante la sua presidenza, Barack Obama ha dovuto pronunciare 15 discorsi sulle stragi compiute con armi da fuoco negli Stati Uniti. Ieri, dopo la sparatoria nell’Umpqua Community College di Roseburg, nell’Oregon, il presidente ha parlato di «routine»: lo sono i servizi dei giornalisti, i suoi discorsi, «anche le cose che diciamo nei giorni successivi. Siamo diventati insensibili».
Ha poi chiesto ai mass media di fare un confronto tra il numero di persone morte in attacchi terroristici e quello invece degli statunitensi uccisi nelle sparatorie. Secondo i dati dei Centers for Disease Control and Prevention, tra il 2004 e il 2013 (l’ultimo anno disponibile) sono morte, colpite da armi da fuoco, 316.545 persone. Secondo il dipartimento di Stato, i cittadini statunitensi uccisi all’estero in attacchi terroristici sono stati, negli stessi anni, 277. A questi vanno aggiunti i 36 morti in atti terroristici avvenuti negli Stati Uniti, per un totale di 313 morti. Questo significa che in un decennio, per ogni statunitense morto in un attentato terroristico in tutto il mondo, ne sono stati uccisi con armi da fuoco più di mille, negli Stati Uniti. (Askanews)