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economia

La filiera dell’auto verso i livelli pre-crisi: nel 2014 fatturato da 18,9 miliardi di euro

Nella complessa transizione italiana, l’automotive industry ha riacquisito la sua storica centralità. Le due linee di sviluppo strategico sono ormai chiare: la reindustrializzazione degli stabilimenti di Fca – prima Pomigliano d’Arco, poi Grugliasco e infine Melfi – e la trasformazione dell’Europa in una piattaforma tecno-industriale basata sulla primazia funzionale delle case automobilistiche tedesche e sul ruolo virtuosamente ancillare della componentistica degli altri Paesi continentali, inclusa quella italiana.

Il fatturato 2014 delle 917 maggiori imprese operanti nel ramo della componentistica auto è stato di 18,9 miliardi di euro, un dato molto vicino ai fatturati pre-crisi (nel 2007 le stesse aziende avevano fatturato 20,7 miliardi). Sempre nel 2014 l’export di parti e accessori per autoveicoli, pur avendo registrato un leggero calo rispetto al 2013, è stato addirittura superiore a quello del 2007 (19.268 milioni contro 18.811)

Tratto da Il Sole 24 ORE del 26/08/2015, pagina 11