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economia

I big di Piazza Affari crecono grazie all’export: nel 2014 +2,2% di ricavi rispetto al 2013

I 50 maggiori gruppi italiani di Piazza Affari (41 industriali, sei bancari e tre assicurativi)fotografati dall’annuario R&S-Mediobanca: il 2014 conferma il comparto manifatturiero privato in grande spolvero e la “crisi” (si fa per dire, perchè gli utili prodotti sono ancora “enormi”) delle società pubbliche, più concentrate nel settore energetico e nei servizi non esportabili che soffrono maggiormente del ristagno domestico. Complessivamente il fatturato industriale dell’aggregato considerato, agli ultimi dati di bilancio, cede l’1,5% sull’anno prima, una flessione dovuta all’arretramento del 7,4% del mercato italiano non compensata dall’estero, cresciuto dell’1,4%. Però la dinamica tra pubblico e privato è diversa: -4,8% i ricavi dei gruppi pubblici, +2,2% quelli dei gruppi privati.

Aurelia (+23,5%), Moncler (+19,4%), Fincantieri (+15,4%) e Brembo (+15,1%) sono i quattro gruppi che nel 2014 hanno registrato una crescita del fatturato a due cifre. Anche Ferragamo (+13,5%), Edizione (+11,6%) e Campari (+9,3%) sono cresciute. Hanno perso terreno invece le utilities – Iren (-18,5%), A2A (-11,7%), Acea (-8,7%), Hera (-7,2%) – insieme a Telecom (-7,7%) ed Eni (-4,2%).

Tratto da Il Sole 24 ORE del 05/08/2015, pagina 23