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economia

Bilancio energetico: la metamorfosi dal 1990 al 2013 e lo sprint delle rinnovabili

Una scossa ha colpito il bilancio energetico nazionale, rivoluzionando la mappa delle fonti energetiche utilizzate per garantire i consumi interni, con riflessi diretti sull’inquinamento prodotto. Una metamorfosi che ha preso forma in meno di quindici anni. L’esplosione della crisi economica, insieme all’aumento della quota di consumi da fonti rinnovabili, ha determinato una sensibile riduzione delle emissioni di gas serra, in particolare dal 2007 in poi. È uno scenario notevolmente mutato, quello dell’energia in Italia dal 1990 al 2013. A dirlo sono i dati del rapporto Ispra 2015 «Emissioni nazionali di gas serra» elaborati nell’Infodata del Lunedì.

I combustibili di origine fossile rappresentano ancora il principale vettore del sistema energetico nazionale. In particolare, i prodotti petroliferi rappresentano la componente prevalente, seppur scesa dal 58,7% del 1990 al 35,9% nel 2013. Nello stesso periodo si registra un incremento della quota di gas naturale utilizzato (dal 25,5% al 35,9%) e un andamento oscillante intorno all’8 per cento dei combustibili solidi. D’altro canto le fonti rinnovabili hanno un andamento complementare: dal 1990 al 2007 l’incremento è stato costante fino al 6,5% dei consumi nazionali, seguito da un vero e proprio boom che le ha spinte a quota 16,5% nel 2013. Le sorgenti rinnovabili prevalenti sono storicamente la geotermia e l’idroelettrico che fino al 2000 fornivano insieme circa l’84% dell’energia rinnovabile. Il resto era soddisfatto soprattutto da biomasse e rifiuti, arrivati nel 2013 a coprire fino al 51,2% delle rinnovabili. Anche lo sprint del solare fotovoltaico e dell’eolico è arrivato a contribuire in modo significativo (insieme rappresentano circa l’11,9% dell’energia “pulita”). Il risultato di questa “trasformazione energetica” si riscontra sugli agenti inquinanti: mentre fino al 2004 le emissioni di gas serra mostravano un andamento crescente, successivamente è iniziato il declino, ulteriormente accelerato per effetto della crisi economica dal 2009 in poi.

Elaborazione dati Michela Finizio – dataviz: Andrea Gianotti