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Pensioni, gli arretrati da 267 a 833 euro lordi

Una scala progressiva modellata su quella in vigore dal 2014, ma molto più ripida e di conseguenza più “avara” man mano che la pensione cresce. È quella scritta nella bozza di del decreto pensioni approvato lunedì dal consiglio dei ministri, che ora è sui tavoli della Ragioneria per l’esame finale prima della firma del Capo dello Stato: le basi di riferimento sono i trattamenti minimi del 2012, e la quota di rivalutazione scende rapidamente fino ad azzerarsi sopra le sei volte il minimo, cioè da quota 2.886 euro lordi in su.

Il recupero del costo della vita per il 2012 e 2013 si azzera per le pensioni oltre 2.886 euro al mese

Tratto da Il Sole 24 ORE del 21 maggio 2015, pagina 3