A luglio 2025 il mercato globale dei chatbot AI mostra un livello di concentrazione senza precedenti. Secondo l’analisi di StatCounter diffusa da Visual Capitalist e ripresa da TalkMarkets, ChatGPT di OpenAI raccoglie l’82,7 per cento delle visite web mondiali ai principali strumenti di intelligenza artificiale conversazionale. Perplexity si colloca al secondo posto con una quota dell’8,2 per cento, in calo rispetto al picco del 14,1 per cento raggiunto a marzo. Microsoft Copilot raggiunge il 4,5 per cento grazie alla spinta dell’integrazione in Office e Windows. Google Gemini si ferma al 2,2 per cento mentre DeepSeek all’1,5 per cento e Claude di Anthropic allo 0,9 per cento
La fotografia restituisce un mercato fortemente concentrato, in cui i primi sei attori controllano oltre il 99 per cento del traffico complessivo. La metrica utilizzata considera le visite web e non tiene conto di parametri come il tempo speso sulle piattaforme, il numero di utenti attivi o la distribuzione geografica. Rimangono fuori dal conteggio anche gli assistenti vocali e i chatbot verticali integrati in applicazioni specifiche
Il confronto con altri mercati digitali suggerisce una dinamica simile a quella dei motori di ricerca all’inizio degli anni Duemila, con un leader globale e una lunga coda di concorrenti minori. La volatilità osservata su Perplexity dimostra però che gli equilibri possono cambiare rapidamente. Le prospettive future dipendono dall’integrazione nei sistemi operativi e nei software aziendali, dal ruolo degli ecosistemi pubblicitari legati alla ricerca online e dalla capacità di offrire risposte più affidabili e precise.
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