Qualche anno fa – più precisamente ad inizio 2023 – noi della redazione di Info Data avevamo tracciato l’evoluzione di un fenomeno che, tra cultura pop, osservazione militare e mistero collettivo, continua a suscitare interesse e interrogativi.
Stiamo parlando di avvistamenti UFO, anche se, come dovreste ricordare se ci avete letto in passato, la terminologia è lievemente cambiata negli ultimi anni: se un tempo si parlava genericamente di UFO – Unidentified Flying Object – oggi si preferisce usare il termine UAP, Unidentified Anomalous Phenomena.
Il cambio di definizione, introdotto anche dalle agenzie governative statunitensi come il Pentagono, segna una svolta concettuale: non si tratta solo di oggetti volanti, ma di fenomeni che possono coinvolgere anche anomalie spaziali, atmosferiche o sottomarine; una distinzione che sposta l’attenzione dall’idea di “incontro ravvicinato” al contesto più ampio dell’anomalia da interpretare.
Due anni dopo, facendo un salto di circa quattro anni, i dati raccolti nei primi sei mesi del 2025 ci offrono l’occasione per tornare sull’argomento andando ad esplorare quanto è stato registrato in giro per il mondo in fatto di avvistamenti speciali, solleticando la fantasia di tutti i “believer” o più in generale degli appassionati di fantascienza.
I dati, provenienti dal National UFO Reporting Center e da altre fonti istituzionali, mostrano una tendenza che merita attenzione: tra ricorrenze stagionali e nuove segnalazioni “anomale” di tipo militare, il 2025 si sta rivelando un anno significativo non solo per la quantità, ma anche per la tipologia dei fenomeni osservati.
Nei grafici che seguono analizziamo gli avvistamenti registrati da gennaio a giugno 2025, da più punti di vista che considerano la forma dell’oggetto osservato, la nazione in cui si è verificato l’evento, giorno della settimana ed orario della “comparsa” ed infine la possibile spiegazione (se presente… giusto per lasciare un po’ di suspence).
Ogni grafico può essere utilizzato anche come filtro cliccando su uno specifico valore così da poter filtrare gli altri
Che forma avevano?
Nel primo semestre del 2025, i report raccolti dal National UFO Reporting Center (NUFORC) mostrano una netta prevalenza di oggetti descritti come “orb” (sfera luminosa), con 387 segnalazioni, seguiti da vicino dalle forme circolari (316) e le luci indistinte (313), categorie che nel tempo si sono confermate tra le più comuni; mentre le triangolazioni e gli oggetti dalla forma “cangiante” (che mutano aspetto) si attestano rispettivamente a 169 e 128 segnalazioni.
Molto più rare, invece, le forme come cono (12 casi), croce, lacrima o cubo (tutte con meno di 20 segnalazioni), che completano la parte bassa della classifica.
Dove sono stati avvistati?
La mappa geolocalizzata rivela una netta concentrazione negli Stati Uniti, che si confermano il paese con il maggior numero di segnalazioni, mentre seguono diverse aree dell’Europa occidentale (soprattutto Regno Unito, Francia, Germania), dell’America Latina (con particolare densità in Brasile e Argentina), e alcuni paesi asiatici come Giappone e India.
La presenza di casi in quasi tutti i continenti sottolinea l’universalità del fenomeno, anche se la concentrazione maggiore in alcuni paesi suggerisce un’influenza significativa della cultura (qualcuno ha detto Area 51?), dell’accesso alla tecnologia (smartphone, Internet), e della propensione alla denuncia del fenomeno.
Quando si verificano gli avvistamenti?
L’analisi temporale rivela una chiara tendenza serale: gli orari compresi tra le 19:00 e le 23:00 rappresentano il picco massimo degli avvistamenti, con uno “spike” particolarmente significativo tra le 20:00 e le 21:00, soprattutto nei giorni del fine settimana.
Il venerdì e il sabato sera risultano i momenti più “attivi”, con punte fino a 44 segnalazioni in singole ore, mentre al contrario, le prime ore del mattino (dalle 3:00 alle 6:00) registrano numeri davvero minimi, suggerendo un legame con la maggiore attività all’aperto durante le ore serali, quando il cielo è visibile e l’attenzione è più rilassata o stimolata dalla fantasia (torniamo al fascino dei “believer”).
Come sono stati spiegati?
La maggior parte degli avvistamenti resta senza spiegazione certa: ben 1630 casi su oltre 2300 non trovano una causa riconducibile a fenomeni noti; tuttavia, tra le spiegazioni fornite, i razzi (146), i droni (131) e i palloni aerostatici (89) sono le ipotesi più frequenti.
Seguono a distanza gli aerei, le lanterne cinesi e i satelliti, inclusi Starlink, che negli ultimi anni sono diventati sempre più confusi con oggetti anomali.
È interessante notare come anche fattori quali anomalie della fotocamera, uccelli, insetti e persino l’ISS (Stazione Spaziale Internazionale) compaiono tra le possibili spiegazioni, a sottolineare quanto la percezione possa essere facilmente alterata da elementi comuni, ma osservati in condizioni inusuali.
Essendo nel pieno dell’estate, immaginandoci/vi sotto un ipotetico ombrellone in relax, oltre a riproporre “Incontro con Rama (di Arthur C. Clarke) già consigliato in passato come lettura, se voleste dilettarvi con un libro a tema, questa volta ci sentiamo di suggerirvi “Contact”, romanzo di fantascienza scritto dall’astronomo Carl Sagan nel 1985 da cui è poi stato tratto l’omonimo film diretto nel 1997 da Robert Zemeckis ed interpretato da Jodie Foster e Matthew McConaughey.