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cronaca

Calciomercato Estate 2018: Juve, Roma, Milan, Inter e Napoli a confronto

 

 

Stando alle cifre riportate da Transfermarkt che tengono in considerazioni anche le parti residue delle transazioni economiche dei trasferimenti già in essere (come nel caso del passaggio di Kongdogbia dall’Inter al Valencia avvenuto nella stagione precedente tramite prestito, e poi finalizzato quest’anno con un riscatto fissato a 25 milioni di euro), delle venti squadre partecipanti alla Serie A ce ne sono cinque (Juventus, Roma, Milan, Inter e Napoli) che hanno movimentato (fra entrate ed uscite) almeno 160 milioni di euro, nove che hanno transato per operazioni tra i cinquanta ed i cento milioni e sei squadre che hanno trattato meno di trenta milioni.

Complessivamente, a prescindere dai volumi gestiti, sono però solo sei i casi in cui il bilancio del calcio mercato si è chiuso con un andamento positivo: in cima alla lista compare il Napoli a fronte di un attivo pari a 20,5 milioni seguito da Sampdoria (17,2) Inter (12), Bologna (10,9), Sassuolo (4,1) e Fiorentina (0,3).

Osservando il grafico relativo al posizionamento in campo delle operazioni di mercato, il maggior volume di affari, come spesso accade, si è concentrato per le punte centrali come dimostrano i 573 milioni di euro complessivi utilizzati per acquisti e cessioni e che si sono chiusi con un bilancio in rosso per 159 milioni di euro; sul fronte degli esercizi chiusi in positivo, il reparto diametralmente opposto, ovvero quello dei portieri, ha fatto registrare un saldo in attivo con quasi 42 milioni rispetto ai 151 complessivamente transati per gli spostamenti degli estremi difensori delle porte della Serie A.

Juventus (Entrate: 99,5 milioni; Uscite 256,9 milioni)
Il solo acquisto di Cristiano Ronaldo numericamente parlando vale quasi quanto il singolo mercato dell’80% del resto delle squadre ma, come detto, oltre che una mossa calcisticamente validissima, si farà ripagare in termini di immagine specialmente nel panorama italiano dove da tempo latitano i veri big del calcio europeo.
Per quanto riguarda gli acquisti negli altri reparti, oltre alla conferma di Douglas Costa (riscatto fissato a quota 40 milioni da versare a Bayern Monaco) e all’arrivo di Cancelo (40,4) dal Valencia dopo la parentesi interista, sono degni di nota il ritorno di Leonardo Bonucci (35) di fatto scambiato alla pari con il giovane Caldara sull’asse Milan-Juve e soprattutto l’arrivo di Mattia Perin (12) che dopo i trascorsi al Genoa avrà il delicatissimo compito di sostituire Buffon giunto al termine della sua esperienza in bianconero ed accasatosi tra le fila del Paris Saint Germain.

Roma (Entrate: 124,7 milioni; Uscite 136,2 milioni)
Secondi solo alla Juventus sia per totale movimenti che per uscite economiche, i giallorossi hanno puntato forte sul mercato estivo facendo fruttare i trasferimenti di due pezzi pregiati della passata stagione come il portiere Alisson diretto in Inghilterra al Liverpool per 62,5 milioni e il “ninja” Nainggolan approdato all’Inter (38).
Con i proventi delle entrate, sono stati finalizzati svariati acquisti in diverse posizioni del campo tra i quali spiccano l’arrivo sulla mediana del francese Nzonzi (26,3), il ritorno in Italia di Pastore (24,7) dopo la parentesi francese e la giovane scommessa Justin Kluivert (17,3) figlio d’arte del padre Patrick che militò anche nel Milan senza troppa fortuna a dispetto di una solida carriera europea.

Milan (Entrate: 83,8 milioni; Uscite 122,5 milioni)
Il colpo grosso della nuova gestione milanista coordinata dalla coppia Leonardo-Maldini è senza dubbio l’arrivo di Gonzalo Higuain dalla Juventus con la formula del prestito per una cifra di 18 milioni.
La sola presenza del “Pipita” nell’attacco rossonero dovrebbe garantire il salto di qualità per un reparto che negli ultimi anni ha pagato dazio, specialmente dopo l’operazione Kalinic mai decollata ed ancora a bilancio per il pagamento alla Fiorentina dei 20 milioni pattuiti lo scorso anno a cui vanno abbinati i 14,5 che verranno incassati dalla seguente cessione all’Atletico Madrid.

Inter (Entrate: 89,5 milioni; Uscite 77,5 milioni)
L’acquisto di Nainggolan garantisce a Spalletti un punto di riferimento collaudato già ai tempi della Roma e figura come il colpo principe del mercato interista sulla base dei 38 milioni investiti.
Oltre al centrocampista belga, durante il periodo estivo si è fatto un gran parlare sia di Lautaro Martinez (16) in qualità di “assicurazione” per Icardi, sia di Vrsaljko che grazie ad un ottimo campionato mondiale ha convinto la dirigenza ad acquistarlo dall’Atletico Madrid.
Nonostante i movimenti in entrata, grazie alle numerose cessioni, ed in particolar modo quella definitiva di Kondogbia al Valencia per venticinque milioni, il bilancio del mercato si è chiuso con dodici milioni di attivo.

Napoli (Entrate: 91,5 milioni; Uscite 71 milioni)
Con 20,5 milioni di attivo, frutto soprattutto della vendita di Jorginho al Chelsea (57 milioni), la squadra del presidente De Laurentiis ha sistemato la rosa con pochi acquisti ma mirati (su tutti Ruiz a 30 milioni e Verdi per 25) per rifinire il progetto tecnico cominciato da Sarri e che ora è stato affidato a quello che può essere definito il vero colpo del mercato partenopeo, ovvero l’arrivo di Carlo Ancelotti come nuovo allenatore, con la speranza di migliorare il secondo posto in campionato ottenuto nella passata stagione.