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cronaca

Come funziona (e si usa) la mappa sui rischi naturali d’Italia

L’istituto nazionale di statistica (Istat) e Casa Italia, struttura di missione della Presidenza del Consiglio, hanno reso disponibile una mappa sui rischi naturali in Italia.

L’obiettivo è fornire variabili e indicatori di qualità, a livello comunale, che permettono una visione di insieme sui rischi di esposizione a terremoti, eruzioni vulcaniche, frane e alluvioni, attraverso l’integrazione di dati provenienti da varie fonti istituzionali, quali Istat, INGV, ISPRA, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

Per ciascun Comune i dati sul rischio sismico, idrogeologico e vulcanico sono corredati da informazioni demografiche, abitative, territoriali e geografiche.

Come funziona? Per ciascun Comune i dati sul rischio sismico, idrogeologico e, per alcuni, vulcanico, sono corredati da informazioni demografiche, abitative, territoriali e geografiche. Nella sezione indicatori che trovate qui è possibile selezionare il comune che interessa e quindi scegliere fra tre opzioni: scaricare i dati (ci sono in tutti i formati più comuni da xlsx  a Json a Csv) contenente tutti gli indicatori disponibili; visualizzare report attraverso schede riassuntive dei principali dati disponibili per il comune selezionato o infine consultare la mappa che geolocalizza queste informazioni. Cliccando consulta la mappa si accede alla cartografia vera e propria che trovate qui sotto o all’indirizzo

 

 

 

Entrando nella sezione “elenco tematismi” si ha accesso a una serie di layer (21) che consentono di “colorare” la mappa per evidenziare per esempio, le zone vulcaniche, le zone con pericolosità idraulica, l’altimetria, l’indice di vecchiaia, la densità abitativa fino all’indice di vulnerabilità sociale.

In questo modo si possono monitorare rischio sismico, idrogeologico che vuol dire frane e alluvioni e il rischio vulcanico. Si può analizzare lo stato degli edifici a uso residenziale e delle abitazioni, i beni presenti sul territorio  e gli  indicatori demografici di contesto. Le mappe come è chiaro sono interattive.