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economia

Mele e pomodori, l’Italia è campione d’Europa. Agli olandesi vanno le cipolle

Italia campione d’Europa. Con buona pace degli appassionati, però, la nazionale di Roberto Mancini non c’entra. I vincitori sono gli agricoltori italiani, grazie ai quali il nostro Paese nel 2017 è stato il primo produttore sia di pomodori che di mele e si è classificato al quinto posto per quanto riguarda la cipolle.

A stilare questa particolare classifica è Eurostat, istituto europeo di statistica secondo il quale due anni fa l’Olanda è stata la principale produttrice di cipolle, con oltre 1,3 milioni di tonnellate immesse sul mercato. Col risultato che ogni quattro di questi ortaggi consumati in Europa, uno è stato coltivato in terra olandese. Seguono, come mostrano le bandiere, la Spagna e la Polonia.

La barra nella parte inferiore dell’infografica consente di vedere la distribuzione della produzione nei singoli Paesi europei. I tre riquadri più grandi e più scuri rappresentano i primi tre Paesi produttori: in questo modo è però possibile capire quanto abbiano pesato rispetto al resto del mercato. Per quanto riguarda le cipolle, i primi tre coltivatori hanno prodotto il 52% di tutte quelle finite sulle tavole degli europei. L’Italia, con 380mila tonnellate, ha una fetta di mercato pari a poco più del 6%.

Come detto, il nostro Paese si rifà quando si passa ad altri prodotti. Guardando alle mele, ad esempio, nel 2017 i coltivatori italiani ne hanno raccolte più di 2,2 milioni di tonnellate, pari al 19,2% di tutta la produzione europea. Detto altrimenti, nel Vecchio continente una mela su cinque è italiana. Seguono la Francia, con 2,05 milioni di tonnellate e una quota di mercato pari al 17,5%, e la Polonia, che ha prodotto 1,9 milioni di tonnellate di mele, ovvero il 16,3% del totale.

È però sui pomodori che l’Italia sfiora il monopolio. Nel senso che il 39,9% dell’intera produzione europea del 2017 è arrivata dal nostro Paese. In numeri assoluti si tratta di oltre 6 milioni di tonnellate. Sono 4,3 quelle coltivate in Spagna, che rappresenta il 28% del totale, 1,4 quelle prodotte in Grecia, pari al 9,15% della produzione europea. Anche sommati, dunque, il secondo e il terzo produttore di pomodori non superano l’Italia. Come a dire che la faremo preoccupare quando c’è da tenere in sicurezza i conti, ma siamo noi a nutrire l’Europa.