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politica

Laureati, Italia agli ultimi posti d’Europa. L’anomalia del Lazio

 

Nel 2018, secondo i numeri raccolti da Eurostat, il 32,3% dei cittadini europei tra i 15 ed i 64 anni era laureato. Una circostanza molto comune nei Paesi del nord Europa, dalle isole britanniche alla Scandinavia, ma decisamente meno diffusa nel resto del continente. Dove, ad eccezione delle regioni sul confine franco-spagnolo, la percentuale di laureati è decisamente inferiore alla media.

In questo senso, l’Italia non fa eccezione. Nessuna delle regioni italiane ha una percentuale di laureati superiore alla media europea. La situazione migliore si registra nel Lazio, dove il 25% della popolazione tra i 15 ed i 64 anni ha una laurea. Mentre il record negativo spetta alla Sicila, dove solo il 14% della popolazione era in possesso di questo titolo di studio.

Si tratta della terza percentuale più bassa a livello europeo: peggio solo nel Sud-Est rumeno con il 13,1% e nel Severozápad ceco con il 13,9%. Il record positivo invece nel London Inner West, nel cuore della capitale britannica, dove nel 2018 il 71,5% dei residenti era laureato. Una percentuale più che doppia rispetto alla media europea, quasi tripla rispetto al risultato della regione italiana con la più alta percentuale di laureati.