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cronaca

Sovranista o globalizzato, quanto conta la nazionalità dell’influencer?

Qualche tempo fa, qua su Info Data abbiamo analizzato una nuova professione – <a href=”https://www.infodata.ilsole24ore.com/2018/11/16/esportvideogiochifortnitecyberatletivideogamedota2atarioverwatch/)”>quella del videogiocatore professionista</a>  – mestiere che in passato sarebbe stato impensabile considerare.
Analogamente, ma in maniera nettamente più diffusa su vari ambiti di interesse, uscendo quindi dall’angolo nerd dedicato solo ai videogiochi, c’è un altro mestiere che può garantire guadagni importanti rimanendo all’interno della rete: essere uno youtuber.

<strong>Premettiamo che non ci concentreremo sui guadagni in questo caso, principalmente per due ragioni.</strong>
La prima è legata al sistema di monetizzazione di Youtube legato alle pubblicità presenti all’interno dei video e che, comprensibilmente, <strong>non è un dato pubblico</strong>; la seconda invece fa leva sul fatto che, a seconda del successo ottenuto, ogni canale potrebbe fare affidamento sulla propria immagine per generare ulteriori introiti stringendo partnership commerciali o intraprendere altre attività che risulterebbero impossibile da censire in maniera completa.
Pertanto, al fine di avere <strong>dei numeri in grado di quantificare il successo dei massimi esponenti di Youtube a livello mondiale, è stata utilizzata Wikipedia (con i dati aggiornati al 24 Dicembre 2018)</strong> grazie a cui è stato possibile risalire ai canali con il maggior numero di iscritti (subscribers) per ogni paese avente almeno un canale Youtube con cinque milioni di follower.
<em>Nell’infografica che segue, ogni coppia canale-nazione è rappresentata con un marker circolare tanto più grande quanto è il numero di iscritti e colorato in funzione del rapporto tra questi ultimi e il numero di abitanti del paese in questione. </em><em>L’istogramma funge da corollario alla mappa e presenta una barra (rappresentata in scala logaritmica) per le coppie canale-nazione colorate ed ordinate in maniera crescente in funzione del rapporto iscritti-popolazione.</em>
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<strong> Paese che vai, contenuti che trovi</strong>

Dal punto di vista dei numeri assoluti, tra i rappresentati di ogni nazione, il vincitore è <strong>PewDiePie che dall’alto dei suoi 78 milioni di iscritti porta in Svezia il titolo di primo in classifica</strong>, battendo di solo un milione il canale indiano T-Series, mentre risulta decisamente più staccato <strong>Canal Kondzilla, terzo in classifica e rappresentante del Brasile con 44 milioni di iscritti.</strong>
Se le due realtà indiane e brasiliane, anche presentando alcune differenze (la prima è seguita da un team, mentre la seconda è gestita dall’ideatore <strong>Konrad Cunha Dantas</strong>), si assomigliano particolarmente per via dei contenuti legati prevalentemente all’ambito musicale, lo stesso non si può certo dire se paragonate a PewDiePie.
Lo youtuber svedese classe 1989, al secolo <strong>Felix Arvid Ulf Kjellberg</strong>, ha aperto il proprio canale nel 2010 condividendo inizialmente i suoi stessi gameplay su videogiochi horror e d’azione, corredati da reazioni quanto meno colorite che nel corso degli anni sono diventate sempre più caratteristiche del personaggio, così come il saluto di apertura e chiusura ai propri iscritti, affettuosamente soprannominati ‘bros’.
La scalata verso i 78 milioni di subscriber si è poi articolata su un palinsesto sempre incentrato sui videogiochi ma che col passare del tempo, e soprattutto del successo, ha saputo adattarsi ad altri tipi di contenuti mantenendo sempre lo stesso taglio ironico, caratteristico del canale.
Probabilmente, e forse per mantenere solida la propria fanbase, anche al di fuori dei primi tre posti in classifica, un fattore comune del quarto e del quinto canale, per quanto diversi tra loro, consiste nel puntare forte esclusivamente su un tipo di contenuto.
Il profilo statunitense <strong>Dude Perfect (quarta posizione con 37 milioni)</strong> carica costantemente filmati in cui i membri del team si esibiscono in una serie di cosiddetti “trick shots”, tiri impossibili, inizialmente legati al mondo della pallacanestro e che poi si sono espansi ad altre varianti sportive anche combinate (come ad esempio fare canestro lanciando dei fresbee), mentre l’account ufficiale di Ed Sheeran, quinto con 36 milioni e rappresentante del Regno Unito, è chiaramente orientato alla condivisione delle performance canore del cantante, sia in forma di video musicali ufficiali sia in modalità concerti.

<strong>Paese che vai, percentuali che trovi</strong>
È chiaro che ogni singolo canale ha le proprie caratteristiche e che essere l’unica persona a gestire un canale (il vero youtuber) è sicuramente più complicato rispetto ad avere un team che se ne occupa, ad ogni modo, prendendo per ogni nazione il profilo col maggior numero di iscritti si ha un’idea quantitativa di quanto possa essere vasta una fan base.
Volendo però approfondire il concetto di successo scalandolo sulla possibile portata dell’audience di ciascuna nazione, è stato considerato anche il rapporto tra il numero di iscritti ai canali e il volume degli abitanti del paese di riferimento.
Ne emerge uno scenario particolarmente diverso da quello basato sul solo ammontare della fan base, nel quale però c’è una costante: il primo posto dello svedese PewDiePie.
A fronte dei circa dieci milioni di abitanti, i 78 milioni di iscritti del numero uno mondiale fanno sì che il rapporto con la popolazione svedese sia pari a 7,64, valore decisamente più alti rispetto agli altri casi ai vertici della classifica assoluta.
Benchè distanziato di solo un milione di iscritti,<strong> il canale indiano T-series</strong>, risulta al quint’ultimo posto con appena uno 0,06 dovuto ad una popolazione superiore al miliardo e trecentomila persone e che probabilmente non avrà accesso alla rete con la stessa facilità degli utenti svedesi.
È però vero che, rimanendo in un paese tecnologicamente paragonabile alla Svezia come possono esserlo gli Stati Uniti, il rapporto tra iscritti e abitanti del canale <strong>Dude Perfect è distaccato di quasi due ordini di grandezza come dimostra il valore pari a 0,11 che risulterebbe equivalente ad affermare che “solo” una persona ogni dieci abitanti è iscritta al canale.</strong>
E se gli Stati Uniti, dall’alto degli oltre trecento milioni di abitanti, fossero difficilmente accostabili ai dieci milioni della Svezia, esaminando il caso inglese con i suoi 66 milioni di persone, lo scenario non cambierebbe drasticamente visto il valore fissato a quota 0,55 ancora distante dalla soglia unitaria che identifica un iscritto per ogni abitante.

<strong>Cosa succede in Italia?</strong>
Sebbene anche nel nostro paese sia sempre più frequente imbattersi almeno per caso in qualche video di youtuber più o meno affermati, dal punto di vista numerico <strong>l’Italia rappresenta solo una piccola realtà di questo universo</strong>.
Anche se recentemente raggiunto, <strong>il traguardo dei cinque milioni di iscritti di FaviJ</strong> è di fatto la soglia minima considerata per questa analisi e, benchè a livello italiano sia una sorta di celebrità specialmente tra i giovanissimi, come si evince dalla mappa, risulta solo un contorno numerico rispetto alla maggioranza dei casi più affermati, figurando anche tra gli ultimi posti in termini di rapporto iscritti/abitanti (0,08).