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politica

Perché in Italia l’informazione sulla politica è considerata di parte?

In Italia l’informazione sulla politica è percepita di parte. Un po’ ce lo aspettavamo ma leggerlo nero su bianco fa una certa impressione. Solo il 36%degli italiani è convinto che il sistema dei media (giornali, radio, tv e online) sia accurato e corretto nel riportare le notizie relative alle posizioni politiche dei partiti. Peggio di noi c’è solo la Grecia e la Spagna con rispettivamente il 18 e il 33 per cento.  I dati dello studio del Pew Research Center di Washington si basano su un campione di 42mila risposte ottenute in 38 Paesi tra il 16 febbraio e l’8 maggio dell’anno scorso. Per l’Italia la fiducia nelle notizie che riguardano l’azione del Governo è del 46%, anche qui se ci concentriamo sull’Europa peggio di noi c’è solo la Grecia.  Meglio invece, curiosamente, l’informazione sugli esteri e quindi sugli eventi mondiali dove il 60% degli italiani si dice soddisfatto. Alzando lo sguardo nella parte alta della classifica sette cittadini su dieci di Canada, Germania e Paesi bassi approvano il lavoro dei giornalisti di stampa e tv. Si scende al 66% per la Svezia, al 52% per la Gran Bretagna e al 47% per la Francia. Come detto noi siamo sotto.

 

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Ma il dato più interessante è quello legato al rapporto dei giovani con la politica e quindi con l’informazione sulla politica. Prima di tutto come si informano. Per quanto banale possa sembrare i giovani si informano online. Qui sotto trovate la dieta mediatica online dei vari paesi. Come si vede l’Italia è nella parte bassa del grafico per uso di internet per ottenere notizie.

Scatter plot showing that people in wealthier countries are more likely to get news online daily

Qui invece quanto i giovani si informano su internet.

Chart showing that young people tend to be more avid online news users
Siamo particolarmente in alto, al terzo posto (70% di giovani tra i 18 e i 29 anni consulta la rete almeno una volta al giorno contro il 25% di utenti internet over 50 con un gap del 45%. Al primo troviamo il Vietnam, dove l’84% dei giovani si informa sul web. Gli Stati Uniti sono il Paese dove le distanze generazionali sono più ridotte: il 48% del pubblico più anziano consulta Internet, contro il 69% dei più giovani. Quindi, come dire, la battaglia politica, per i giovani italiani si svolgerà online. I politici sono avvertiti.
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