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cronaca

Ecco il vaccino (per gioco) contro le fake news

Una notizia fake, ossia una notizia finta, è come un virus. È tanto più efficace quanto più riesce a diffondersi e tanto più si diffonde, tanto più fa danni.

Il 2017 è stato senza dubbio l’anno delle fake news: dall’olio di palma, al Russiagate, fino ai mille parenti della Boldrini impiegati in un modo o nell’altro in Parlamento. Nessuno può dire di non averne incontrata almeno una, o peggio, di esserci cascato e di averla condivisa.

Vista la grande pervasività, da più parti si sono levate richieste di tutela e di protezione nei confronti degli effetti di tali bufale. Perché se è vero che la patacca viene quasi sempre scoperta nel giro di qualche giorno, spesso è difficile diffondere la smentita con la medesima efficacia. A ciò si aggiunga che quando la fake news è stata rivelata ormai gli effetti negativi si sono già realizzati e non è sempre facile far fronte ai danni causati.

 

Ma se le bufale sono l’influenza che ammala il sistema di informazioni occidentale, non è immaginabile che – proprio come per l’influenza – non esista un vaccino, un modo per immunizzare l’utente contro il pericolo di essere contagiato?

La risposta è sì, almeno secondo uno studio di ricercatori dell’università di Cambridge pubblicato sul Journal of Risk Research.

Secondo tale ricerca, sarebbe possibile immunizzare le persone rispetto alle fake news, attraverso l’esposizione diretta delle tattiche con cui le bufale vengono costruite e diffuse. Per farlo, i ricercatori hanno costruito un gioco di ruolo in cui l’utente veste i panni di un “untore mediatico” che ha l’obiettivo di diffondere il più possibile la disinformazione. Per farlo può decidere di usare meme o articoli, aprire un blog o ritoccare fotografie, costruire una teoria cospirazionista sui vaccini o sui doppi fini della politica internazionale dell’ONU. Il tutto facendo leva alternativamente su emozioni come la rabbia, il risentimento, la paura.

Se la strategia è efficace, il giocatore vedrà crescere la propria reputazione social e il numero dei propri followers; al primo passo falso, rischierà invece di veder crollare il proprio castello di bugie.

Nonostante non  risulti chiaro come vengono calcolati i followers, persi e acquistati, il gioco è immediato, rapido e soprattutto efficace. Prima di iniziare, il giocatore deve valutare alcune notizie su una scala di affidabilità. Il gioco chiede di valutare le stesse notizie alla fine. Il risultato è sorprendente: l’utente è portato ad essere più diffidente o perlomeno più attento nella lettura e nella valutazione, a dimostrazione che, come nei giochi di prestigio, se impari il meccanismo, sparisce la magia e rimane solo il trucco.

È possibile iniziare a giocare seguendo questo link: https://www.getbadnews.com/#intro almeno finché il gruppo Bildeberg o qualche rappresentante della plutocrazia giudaico-massonica non provveda ad oscurarlo.

Master Comunicazione e Media Digitali 2017/201. Articolo realizzato dagli studenti dei Master della Business School del Sole 24 Ore

 

Edoardo Righini @EdRighini
Greta Pirola @pirola_greta

Insieme a

Luca Tremolada @lucatremolada,

Andrea Gianotti @andreagianotti 

Riccardo Saporiti @