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cronaca

Furti, rapine e droga. La mappa dei reati da allarme sociale

Al momento le forze politiche sono impegnate nella gara all’abolizione di tasse e norme che ritengono sgradite agli elettori. Quello legato alla sicurezza è però un tema “classico” da campagna elettorale. Approfittando del recente aggiornamento dei dati da parte dell’Istat, Infodata ha voluto realizzare così una mappa di quei reati che creano maggiore allarme sociale: furti e rapine in generale, con un focus su quelli compiuti all’interno delle abitazioni. E poi quelle che l’istituto di statistica fa rientrare nella categoria “normativa sugli stupefacenti”. Si tratta di quei reati legati appunto alla droga.

I dati sono aggiornati al 2016. E fanno riferimento alle persone denunciate, arrestate o fermate dalle forze dell’ordine per i crimini in questione. Per permettere un confronto tra le diverse province italiane, Infodata ha calcolato il tasso di denunce e arresti ogni 10mila abitanti. Detto che non necessariamente il territorio in cui si commette un reato e quello nel quale ci si vede mettere le manette ai polsi debbono coincidere necessariamente, il quadro che emerge dai numeri Istat è questo:

 

 

 

Più il colore di un territorio vira dal giallo al rosso, maggiore è il numero di persone denunciate o arrestate. Le regioni sul lato sinistro, ordinate sulla base di denunce e arresti, funzionano anche da filtro: basta cliccare su una di essere per zoomare la mappa sul territorio regionale corrispondente. Il classico filtro in alto a destra, infine, consente di selezionare il reato relativamente al quale si vogliono visualizzare i dati.

Di default viene presentata la situazione relativa ai furti. E la realtà con il tasso maggiore è rappresentata dal Verbano-Cusio-Ossola, nel Piemonte nord-orientale. Qui denunce e arresti sono stati nel 2016 ben 37,33 ogni 10mila residenti. Un dato quasi doppio rispetto a quello nazionale, che parla di 19,2 persone denunciate o arrestate per furto ogni 10mila abitanti. All’estremo opposto ecco Caserta: qui il tasso è di 9,1 ogni 10mila residenti.

Se si guarda alle rapine è alla provincia di Rimini che spetta la maglia nera. Nel 2016 sono state oltre 8 le persone denunciate o tratte in arresto ogni 10mila abitanti. Quella con un tasso di incidenza minore, pari a 0,5 ogni 10mila residenti, è invece Oristano.

Guardando invece a quanto accade tra le mura domestiche, la provincia di Aosta è quella in cui si registra il più alto tasso di persone denunciate o arrestate per aver commesso un furto in abitazione: oltre 12 ogni 10mila abitanti. Mentre la provincia nella quale questa fattispecie è meno diffusa è quella di Crotone, con appena 0,8 persone denunciate o arrestate ogni 10mila residenti. La prima realtà per diffusione delle rapine in abitazione è Cuneo, con 1,1, le ultime Vercelli, Aosta e Gorizia con zero.

Infine, gli stupefacenti. La provincia in cui è stato maggiore il numero di soggetti denunciati o arrestati è quella di Catanzaro, dove sono stati 21,25 ogni 10mila abitanti. Un tasso quasi doppio rispetto a quello regionale, pari a 12,5. E più che doppio rispetto a quello nazionale, che parla di 10,3 persone finite nei guai per la droga ogni 10mila italiani. La provincia più tranquilla, da questo punto di vista, è stata invece Treviso, con un tasso di incidenza pari a 3,3. Fin qui i numeri. Che poi davvero diventino argomento di campagna elettorale, sta ai segretari delle forze politiche.

Ultimi commenti
  • Stefano |

    Cortesemente qualche chiarimento. Nell’articolo del Sole24Ore http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-09-28/reati-stranieri-l-allerta-viminale-091713.shtml?uuid=AEHr3naC si afferma che le denunce sono state, dati forniti dal Viminale nei dodici mesi a cavallo luglio 2016 e agosto 2017, 839.496. Mentre in un articolo di SKY TG24, dal titolo: ”Sicurezza, Viminale: 2017 con meno reati, calano sbarchi dei migranti” i reati totale nel 2017, sono stati 2.232.552. Potete spiegare? Grazie

  • Stefano |

    Cortesemente qualche chiarimento. Nell’articolo del Sole24Ore http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-09-28/reati-stranieri-l-allerta-viminale-091713.shtml?uuid=AEHr3naC si afferma che le denunce sono state, dati forniti dal Viminale nei dodici mesi a cavallo luglio 2016 e agosto 2017, 839.496. Mentre in un articolo di SKY TG24, dal titolo: ”Sicurezza, Viminale: 2017 con meno reati, calano sbarchi dei migranti” i reati totale nel 2017, sono stati 2.232.552. Potete spiegare? Grazie

  • Francesco Romano |

    Certezza della pena è il vero deterrente a commettere i crimini.
    Chi propone amnistie ed indulti e fa scioperi della fame per mitigare la certezza della pena, si assumesse le responsabilità di questi dati.
    Si costruissero nuovi carceri in modo che ogni detenuto possa scontare tutta la pena (verrebbe rilanciata l’ edilizia e si garantirebbe un regime carcerario conforme al rispetto della dignità del detenuto).
    Ma c’ è la volontà politica di garantire la certezza della pena?

  • Francesco Romano |

    Certezza della pena è il vero deterrente a commettere i crimini.
    Chi propone amnistie ed indulti e fa scioperi della fame per mitigare la certezza della pena, si assumesse le responsabilità di questi dati.
    Si costruissero nuovi carceri in modo che ogni detenuto possa scontare tutta la pena (verrebbe rilanciata l’ edilizia e si garantirebbe un regime carcerario conforme al rispetto della dignità del detenuto).
    Ma c’ è la volontà politica di garantire la certezza della pena?

  • Gabriele |

    Ovviamente questi dati sono basati sulla supposizione che le persone denuncino i reati di cui sono vittime; cosa probabilmente non del tutto vera soprattutto per il centro/sud italia. Andrebbero filtrati con un sondaggio sulla predisposizione delle persone a sporgere denunce

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