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economia

Commercio estero: confronta l’Italia e l’Europa (e trova le differenze)

A dicembre, nell’Eurozona si è registrato un avanzo di 28,1 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 25,9 miliardi di novembre e ai 24,4 miliardi di dicembre 2015. Secondo quanto risulta a Eurostat le esportazioni sono cresciute su anno del 6% a 178,6 miliardi di euro mentre le importazioni sono salite del 4% a 150,5 miliardi.

L’interscambio commerciale all’interno dell’area della moneta unica si è portato a 137,4 miliardi di euro, in salita del 5% da dicembre 2015.

Per l’intera Unione Europea (EU-28) si è registrato surplus di 20,9 miliardi di euro, in aumento rispetto al surplus di 20,6 miliardi registrato a dicembre 2015.

In Italia a gennaio 2017, rispetto al mese precedente, entrambi i flussi commerciali sono in espansione, con un incremento più marcato per le esportazioni (+2,8%) che per le importazioni (+1,7%). Lo ha annunciato l‘Istat qui. Qui invece trovate il pezzo sul .com.

L’incremento congiunturale delle vendite verso i paesi extra Ue, in crescita per il terzo mese consecutivo, è esteso a quasi tutti i raggruppamenti principali di industrie, ed è particolarmente sostenuto per l’energia (+26,3%) e i beni strumentali (+4,3%).

Dal lato dell’import la crescita congiunturale è da ascrivere all’energia (+12,1%). Gli acquisti di beni strumentali (-4,2%) e di beni di consumo durevoli (-4,0%) sono in forte calo.

Qui invece nell’Info interattiva realizzata da Eurostat si può confrontare la bilancia commerciale extra Ue italiana rispetto agli altri Paesi membri. I dati sono in milioni di euro e relativi al 2015 ma rendono una idea dei volumi di commercio internazionale in Europa

 

Sempre per quanto riguarda i dati Istat, il disavanzo commerciale è pari a -889 milioni di euro (era -486 milioni a gennaio 2016). Il surplus nell’interscambio di prodotti non energetici (+2,3 miliardi) è in notevole aumento rispetto a gennaio 2016 (+1,3 miliardi).

Nel mese di gennaio 2017 la crescita tendenziale delle esportazioni è diffusa a tutti i principali partner commerciali. Paesi ASEAN (+57,0%), Russia (+39,4%), Cina (+36,6%), Stati Uniti (+35,8%), Giappone (+29,0%) e paesi MERCOSUR (+23,1%) registrano tassi ampiamente superiori alla media.

Anche per le importazioni di beni si rileva una dinamica tendenziale crescente che coinvolge tutti i principali paesi partner. In particolare gli acquisti di beni da OPEC (+53,4%), Russia (+43,3%) e Turchia (+29,6%) presentano una crescita più sostenuta della media.

 

Articolo sul Sole 24 Ore di febbraio 2017