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finanza

Lusso, bilanci e listini a confronto

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Cosa succede alle società del lusso? Perché hanno rallentato la loro corsa, in Borsa e nel mondo reale, che durava da vent’anni? Nel 1995, secondo i dati dell’ultimo Worldwide Luxury Market Monitor di Bain&Company e Fondazione Altagamma, presentato meno di due mesi fa, il mercato mondiale dei beni di lusso personali valeva 77 miliardi di euro.
Nel 2015 si è arrivati a 253 miliardi: il Cagr (Compound annual growth rate, tasso annuo di crescita composto) tra il 1995 e il 2015 è stato del 6%, nonostante due momenti di calo. Il primo si verificò nel 2002-2003 (dai 133 miliardi del 2011 si passò a 128), come conseguenza dell’11 settembre 2001, della Sars (l’epidemia che nel 2002 sconvolse l’intera Asia bloccando di fatto i flussi turistici, tra le altre cose) e degli scossoni valutari: per oltre due anni il cambio euro-dollaro oscillò intorno a 0,8 (il minimo, di tutti i tempi, 0,83, fu toccato nel 2001, mentre il massimo, 1,6, fu raggiunto nel 2008). Il secondo calo del ventennio risale al 2008-2009: dai 170 miliardi del 2007 si passò a 153, per poi risalire a 173 miliardi nel 2010. Il motivo principale in questo caso fu la crisi economico-finanziaria innescata dal disastro dei mutui subprime negli Stati Uniti e dal fallimento, nel settembre 2008, di Lehman Brothers.

Articolo apparso a pagina 6 del Sole 24 Ore del 12 agosto 2016