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cronaca

Carceri italiane, in 5 anni -23% di detenuti

Sono 17.586 i detenuti usciti dal carcere, beneficiando della possibilità introdotta dalla legge 199 a fine 2010 di scontare l’ultima parte dalla pena presso la propria abitazione. Al 31 dicembre 2010 nelle carceri italiane erano presenti quasi 68mila detenuti di fronte a una capienza regolamentare di 45.022 posti, un triste record che ci valse la condanna della Corte europea del gennaio 2013. L’ultimo censimento effettuato dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) al 30 settembre 2015 ne rileva invece 52.294, ossia il 23% in meno. In cinque anni, i provvedimenti svuota-carceri e l’allargamento delle misure alternative alla detenzione sono riusciti quindi a ridimensionare il problema del sovraffollamento. Ma ci sono comunque ancora 2.709 detenuti in “più” rispetto alla capienza regolamentare (che, sottolinea il Dap, prevede spazi più ampi rispetto alla media europea), un numero che sale a quasi 7mila se si considerano i posti non disponibili a causa delle ristrutturazioni in corso. E, soprattutto, la situazione non è omogenea sul territorio nazionale.

Dal 2010 sono 17.586 i detenuti usciti dal carcere grazie alla legge 199/2010, 5.361 dei quali di nazionalità straniera: la regione ad aver totalizzato il maggior numero di rilasci è la Lombardia (1.283) seguita dalla Toscana (803) e dal Piemonte (673). A livello di composizione della popolazione carceraria, il 32,9% dei detenuti non è italiano, con punte vicine al 50% per Lombardia, Toscana e Emilia Romagna.

Tratto da Il Sole 24 ORE del 12/10/2015, pagina 9