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Economia mondiale in frenata: l’Fmi taglia dello 0,2% le stime di crescita globale. Italia in controtendenza

La frenata dei Paesi emergenti spinge al ribasso la crescita mondiale, mentre nelle economie avanzate, fra cui l’Italia, ma con l’eccezione del Giappone, la ripresa migliora gradualmente, ma non abbastanza da compensare il calo delle altre aree. I Paesi esportatori di materie prime e i cosiddetti Bric (Brasile, Russia, India e Cina), considerati fino a qualche anno fa le nuove potenze dell’economia globale, sono in grave difficoltà. Il Fondo monetario internazionale ha tagliato dello 0,2% le sue previsioni di crescita globale per quest’anno e il prossimo portandole rispettivamente al 3,1% (in calo dal 3,4% registrato nel 2014) e al 3,6%, definendo l’espansione «modesta». I rischi al ribasso sono più pronunciati rispetto alle ultime valutazioni del luglio scorso, secondo il “World Economic Outlook” appena diffuso a Lima, alla vigilia degli incontri annuali dell’Fmi e della Banca mondiale.

Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita dell’economia mondiale, portandole al +3,1% per il 2015 e al +3,6% per il 2016. A pesare sul rallentamento della crescita globale sono soprattutto i Paesi emergenti, in particolare Russia e Brasile, per i quali si prevedono rispettivamente il -3,8% e -3,0% di Pil nel 2015. In controtendenza, invece, le stime di crescita per l’Italia, che sono state rialzate dello 0,1% sia per il 2015 che per il 2016.

Tratto da Il Sole 24 ORE del 07/10/2015, pagina 2