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tecnologia

Riscaldamento, come abbassare le bollette: con una caldaia a condensazione possibili risparmi del 20% sui consumi

È arrivato di nuovo il momento di fare i conti con il riscaldamento invernale, i suoi costi e la sua efficienza. Tra un paio di settimane in buona parte d’Italia si accenderanno infatti le caldaie nei condomini con impianto centralizzato. Ma anche chi vive in case dotate di impianti autonomi si prepara a riscaldare gli ambienti e forse, ripensando alla bolletta del gas e ai risparmi che possono derivare in prospettiva dall’investimento, immagina di cambiare la caldaia tradizionale con una più efficiente. Un intervento di sostituzione che può anche considerarsi “last minute”, e per il quale entro fine anno si può esser certi di usufruire dei bonus fiscali su ristrutturazioni o risparmio energetico alle percentuali odierne (rispettivamente del 50 e 65%, vedi scheda). Passando ad una caldaia a condensazione, che consente di recuperare il calore dei gas di scarico e rimetterlo in circolazione, si può sfruttare al meglio il potenziale energetico del combustibile e ottenere rendimenti più elevati.

Grazie al sistema di recupero del calore dei gas di scarico, una caldaia a condensazione può garantire un rendimento medio del 106% (contro il rendimento del 90% di una caldaia tradizionale a tiraggio forzato) consentendo in questo modo un risparmio sui consumi del 20%. Investire su una nuova caldaia a condensazione può quindi essere un’operazione intelligente, soprattutto in considerazione del fatto che, sfruttando i bonus fiscali su ristrutturazioni o risparmio energetico, è possibile ammortare la spesa iniziale in 4-5 anni.

Tratto da Il Sole 24 ORE del 01/10/2015, pagina 21