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Idrocarburi italiani: sono 144 le concessioni per lo sfruttamento di gas e petrolio in Italia ma 10 regioni vogliono fermare le trivelle

Anni di polemiche e di mediazioni: niente da fare. La battaglia italiana contro le trivelle ha celebrato ieri l’ennesimo attacco frontale. Mezza Italia dice ufficialmente, e di nuovo, no alle norme che dovrebbero riattivare la ricerca e l’estrazione di petrolio e gas nei nostri mari. Lo strumento della lotta all’upstrream “made in Italy” sarà quello del referendum, come chiedono dieci Consigli regionali (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna e Veneto) nella deliberazione depositata in Cassazione. La richiesta riguarda l’abrogazione dell’articolo 35 dell’ultimo Decreto Sviluppo, di alcune parti dell’articolo 38 del decreto “Sblocca Italia” oltre a provvedimenti specifici previsti dalle norme sulle semplificazioni.

Sono 144 le concessioni per lo sfruttamento di gas e petrolio in Italia, alle quali si vanno ad aggiungere 113 permessi di ricerca. La regione con il maggior numero di permessi e concessioni è l’Emilia Romagna (35 permessi e 36 concessioni), seguita da Lombardia (17 permessi e 17 concessioni) e Basilicata (10 permessi e 20 concessioni).

Tratto da Il Sole 24 ORE del 01/10/2015, pagina 15