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tecnologia

Ricerca, pochi i fondi a disposizione ma nel 2013 depositati 3.107 brevetti dagli atenei italiani

Senza lasciarsi prendere dallo sconforto del confronto internazionale e senza farsi distrarre da proclami e lustrini, l’ecosistema innovazione italiano può essere motore di sviluppo economico. Ma perché ciò avvenga ci vogliono buona ricerca, approccio industriale alla finanza e coraggio imprenditoriale. Questo il messaggio del rapporto Action Institute, un “Action Tank” indipendente fondato nel 2012 che formula proposte pratiche e d’impatto per rilanciare la competitività del Paese.

La spesa italiana in ricerca è sviluppo è molto bassa, specie se confrontata con quella di Usa e Germania. A parità di potere di acquisto, infatti, gli investimenti italiani rasentano lo zero, mentre quelli tedeschi nel 2011 hanno toccato quota 100 miliardi di dollari e quelli americani hanno superato i 400 miliardi. Tuttavia, nonostante la carenza di investimenti, le università italiane depositano circa 3000 brevetti all’anno (3.356 nel 2012 e 3.107 nel 2013), a dimostrazione di quanto siano prolifici i ricercatori italiani

Tratto da Il Sole 24 ORE del 06/09/2015, pagina 10