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cronaca

Gli effetti della politica ambientale sul panorama energetico. Obama assicura -32% di emissioni di CO2 entro il 2030

Obama, ieri sera, ha sollevato il sipario sulla versione finale di regole che per la prima volta nel Paese stabiliscono standard nazionali nelle emissioni di anidride carbonica delle centrali elettriche. Il Clean Power Plan prescrive riduzioni del 32% entro il 2030 (rispetto al 2005) grazie a nuovi limiti stato per stato e stimoli a nuovi investimenti in energie pulite. Stando al direttore dell’Agenzia per la protezione ambientale Epa, Gina McCarthy, la svolta costerà 8,4 miliardi l’anno fino al 2030 ma genererà vantaggi annuali, entro quella data, pari a ben 34-54 miliardi.«Il cambiamento climatico non è solo una minaccia per il futuro, è una realtà che siamo già vivendo», ha detto il presidente.

Negli ultimi 10 anni il panorama energetico americano ha subito cambiamenti importanti. I più evidenti sono la riduzione dell’utilizzo del carbone (passato da 496,4 a 368,5 milioni milioni di megawatt/ora generati) e l’aumento dello sfruttamento del gas naturale (passato da 148,1 milioni di megawatt/ora del 2005 ai 291,2 milioni del 2015). Cresce anche la produzione di energia eolica e idroelettrica anche se le cifre rimangono però nell’ordine di poche decine di milioni di megawatt/ora, mentre la produzione di energia nucleare si è mantenuta all’incirca sui livelli del 2005

Tratto da Il Sole 24 ORE del 04/08/2015, pagina 15