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politica

Italia: deficit al 5,6%, il dato migliore dal 2007. Pressione fiscale ferma al 38,7%

La spesa per interessi passivi sul debito pubblico nel primo trimestre è scesa del 14% su base annua, ovvero di 2 miliardi e 370 milioni di euro.  Il calo  – si legge sul Sole 24 Ore.com – risente della discesa dei tassi d’interesse a livello europeo e quindi, presumibilmente, anche dell’effetto spread (a inizio anno è stato annunciato il Qe).

Leggete qui l’analisi su Econopoly di Beniamino Picconi 

 

Deficit al 5,6% in primo trimestre, migliore dal 2007 
Buone notizie sul fronte del deficit. Il rapporto deficit-Pil nel primo trimestre è risultato infatti pari al 5,6%, in calo di 0,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (quando era al 6,0%). Nel corrispondente trimestre dell’anno precedente era stato pari al 6,0%. A tale proposito l’Istat spiega che si tratta del valore più basso dal primo trimestre del 2007 (in base a confronti tendenziali). Quindi si tratta del rapporto più contenuto da otto anni, quando si era registrato lo stesso valore. Occorre considerare che il deficit-pil del primo trimestre è tradizionalmente sempre più alto rispetto alle percentuali che si rilevano nel resto dell’anno, per questo il paragone corretto è sempre quello tra trimestri corrispondenti.

Pressione fiscale primo trimestre 2015 ferma al 38,7%
In base ai dati Istat, nel primo trimestre del 2015 la pressione fiscale è stata pari al 38,7%, risultando invariata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ricordiamo che la pressione fiscale nel 2014 è risultata pari al 43,5%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Nel quarto trimestre 2014 la pressione fiscale è stata del 50,3% (anche in questo caso in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre del 2013). L’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil (dati grezzi) è stato del 2,3% del quarto trimestre 2014 e pari al 3% nell’intero anno